
Il coordinatore regionale ha lasciato il movimento in disaccordo col senatore Volpi: “Colpa della sua incapacità organizzativa, dimostrata e reiterata: non ha mai mostrato interesse alle richieste dei territori”. Non sembra avere vita facile la storia di “Noi con Salvini” in Puglia e nel Salento: per chi pensava che il movimento politico del leader leghista, visto il successo di consensi a livello nazionale, sfondasse anche in territorio pugliese e salentino ha dovuto fare i conti con la realtà. E al di là del risultato elettorale alle ultime regionali, inferiore alle aspettative, fin da subito si sono evidenziati contrasti e difficoltà nella gestione pratica del movimento sul territorio. Alla fine, ieri, il coordinatore regionale pugliese, Mauro Gianni Giordano, ha deciso di rassegnare le proprie dimissioni. Ci ha tenuto a sottolineare che la decisione sia stata presa con “grandissima amarezza”, ma che fosse l’approdo quasi inevitabile di una situazione ormai degenerata. “Ci ho messo faccia, testa, sedere, cuore e denari, non fino ieri a Bologna – scrive in una nota - ma fino ad oggi a Lecce. L’ho fatto con passione ma sento ormai chiaro un senso di disagio dovuto a coordinamenti poco attinenti al progetto, avvezzi a coltivare i propri orticelli e troppo inclini a umori personali”. Il riferimento è esplicito ed è indirizzato al senatore Raffaele Volpi: “Purtroppo ho dovuto ben presto immergermi nella realtà della sua assoluta incapacità organizzativa, dimostrata e reiterata”. Giordano racconta di essere entrato più volte in contrasto con Volpi per problematiche inerenti a “procedure organizzative” e per “sua palese non capacità decisionale”. “Naturalmente – racconta Giordano - il vicepresidente ha interrotto bruscamente i rapporti con me (come se la politica dipendesse dai suoi capricci)”. L’ex coordinatore parla di indolenza da parte del senatore Volpi dinanzi alle richieste di interrogazioni parlamentari sui temi del territorio (Tap, Xylella, lavoratori Bat, freccia rossa, discarica di Corato). Volpi, inoltre, a detta di Giordano, non si sarebbe mai visto recarsi nelle province pugliesi a far sentire la propria vicinanza ai territori. “Proprio per il mio senso di responsabilità uscendo da Noi con Salvini non abbandonerò la mia gente e sceglierò di continuare il mio percorso con le tutte persone che hanno creduto in me, coordinatori provinciali coordinatori cittadini e militanti”. Ma la decisione di Giordano scuote il movimento, visto che con lui lasciano il coordinatore provinciale di Lecce, Antonio Morello , il coordinatore di Massafra, Antonio D’Errico, il coordinatore di Palagiano Enzo Putignano e il coordinatore della città di Corato, Domenico Caterina. L’effetto Salvini, insomma, in Puglia al momento non si vede. Anzi, volano già i cocci. Mauro Bortone