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Due degli antagonisti nella prossima campagna elettorale accusano il primo cittadino di attribuirsi meriti che non sono propri, come nella vicenda della piscina di via Alberto Dalla Chiesa. Tutti contro Risi: Antonio Vaglio e Flavio Maglio, due degli antagonisti alle prossime amministrative di Nardò del sindaco uscente puntano il dito sul primo cittadino sottolineando come cerchi di attribuirsi meriti che non sono propri. L’ex sindaco Vaglio, alla guida del Polo dei Moderati, critica quelle che ritiene delle “foto propaganda” con riferimento all’immagine con i geologi addetti ai sondaggi geognostici sul terreno destinato alla costruzione della piscina e si domanda: “Pensa davvero il sindaco Risi di far credere ai cittadini che tutto quello che non ha fatto in 5 anni può farlo a due mesi dalle elezioni? Scommettiamo che Risi negli ultimi due mesi di amministrazione riuscirà a realizzare la piscina, il porto turistico, il Pug e tutto quanto non è riuscito a fare durante i cinque anni di amministrazione fallimentare?”. Per Vaglio “Risi è bravissimo nell’attribuirsi i meriti della realizzazione di opere che sono state progettate durante l’amministrazione Vaglio, quali lo spostamento del mercato settimanale, il centro diurno per disabili di via Avetrana (prossimo all’inaugurazione), il recupero della Vecchia Pretura in piazza Salandra, l’Asilo Nido di via Marinai d’Italia e, perché no, anche i campetti di via XXV luglio e la casina di via Volta”. Per Vaglio, Risi ha dato il peggio sulla gestione della vicenda Piano Coste: “Di stabilimenti balneari nemmeno l’ombra, in compenso ha collezionato una decina di giudizi davanti al Tar, tutti soccombenti, con notevole esborso di risorse pubbliche per pagare le spese legali agli avvocati propri e delle controparti, con buona pace dei volenterosi imprenditori locali a cui l’amministrazione, speriamo uscente, ha tolto qualsiasi volontà di investire in un settore, il Turismo, nevralgico per l’economia di Nardò. Il tutto, naturalmente, con qualche strascico penale a carico dei suoi dirigenti, giusto per non farsi mancare niente”. E sul caso della piscina comunale rincara la dose il candidato del centrodestra, Flavio Maglio, che sottolinea “l'appropriazione indebita di meriti altrui”: “È inaccettabile – spiega - che il merito del progetto della piscina, di iniziativa esclusivamente privata, sia ascritto al potente di turno che, per lungo tempo, ha ostacolato gli ideatori del progetto e che oggi, con un piede nella campagna elettorale, si cimenta nel vano tentativo di dimostrare che, la sua amministrazione inetta ed inoperosa fino ad oggi, sia invece in procinto di compiere opere bloccate dalla stessa per anni”. Maglio racconta di aver seguito il progetto in prima persona e che il progetto della piscina fu respinto per ben tre volte dall'amministrazione: “Appare ridicolo il tentativo del sindaco di dimostrare l'operosità del Comune su un progetto che ha ostacolato per ben quattro anni e che oggi muove i primi passi soltanto per poter essere inserito in una lista di opere, quasi-compiute, da presentare in campagna elettorale”.
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Due degli antagonisti nella prossima campagna elettorale accusano il primo cittadino di attribuirsi meriti che non sono propri, come nella vicenda della piscina di via Alberto Dalla Chiesa. Tutti contro Risi: Antonio Vaglio e Flavio Maglio, due degli antagonisti alle prossime amministrative di Nardò del sindaco uscente puntano il dito sul primo cittadino sottolineando come cerchi di attribuirsi meriti che non sono propri. L’ex sindaco Vaglio, alla guida del Polo dei Moderati, critica quelle che ritiene delle “foto propaganda” con riferimento all’immagine con i geologi addetti ai sondaggi geognostici sul terreno destinato alla costruzione della piscina e si domanda: “Pensa davvero il sindaco Risi di far credere ai cittadini che tutto quello che non ha fatto in 5 anni può farlo a due mesi dalle elezioni? Scommettiamo che Risi negli ultimi due mesi di amministrazione riuscirà a realizzare la piscina, il porto turistico, il Pug e tutto quanto non è riuscito a fare durante i cinque anni di amministrazione fallimentare?”. Per Vaglio “Risi è bravissimo nell’attribuirsi i meriti della realizzazione di opere che sono state progettate durante l’amministrazione Vaglio, quali lo spostamento del mercato settimanale, il centro diurno per disabili di via Avetrana (prossimo all’inaugurazione), il recupero della Vecchia Pretura in piazza Salandra, l’Asilo Nido di via Marinai d’Italia e, perché no, anche i campetti di via XXV luglio e la casina di via Volta”. Per Vaglio, Risi ha dato il peggio sulla gestione della vicenda Piano Coste: “Di stabilimenti balneari nemmeno l’ombra, in compenso ha collezionato una decina di giudizi davanti al Tar, tutti soccombenti, con notevole esborso di risorse pubbliche per pagare le spese legali agli avvocati propri e delle controparti, con buona pace dei volenterosi imprenditori locali a cui l’amministrazione, speriamo uscente, ha tolto qualsiasi volontà di investire in un settore, il Turismo, nevralgico per l’economia di Nardò. Il tutto, naturalmente, con qualche strascico penale a carico dei suoi dirigenti, giusto per non farsi mancare niente”. E sul caso della piscina comunale rincara la dose il candidato del centrodestra, Flavio Maglio, che sottolinea “l'appropriazione indebita di meriti altrui”: “È inaccettabile – spiega - che il merito del progetto della piscina, di iniziativa esclusivamente privata, sia ascritto al potente di turno che, per lungo tempo, ha ostacolato gli ideatori del progetto e che oggi, con un piede nella campagna elettorale, si cimenta nel vano tentativo di dimostrare che, la sua amministrazione inetta ed inoperosa fino ad oggi, sia invece in procinto di compiere opere bloccate dalla stessa per anni”. Maglio racconta di aver seguito il progetto in prima persona e che il progetto della piscina fu respinto per ben tre volte dall'amministrazione: “Appare ridicolo il tentativo del sindaco di dimostrare l'operosità del Comune su un progetto che ha ostacolato per ben quattro anni e che oggi muove i primi passi soltanto per poter essere inserito in una lista di opere, quasi-compiute, da presentare in campagna elettorale”.