Per tre volte vincitore della competizione come "miglior barista d'Italia", Francesco Sanapo è originario di Specchia. Il salentino Francesco Sanapo “ambasciatore” del caffè di qualità in Italia. In un'intervista del Wall Streer Journal,che sarà pubblicata sull'edizione cartacea di domani, viene definito “Italy' s leading coffee zealot”: un vero e proprio “fanatico” del caffè. L'articolo del WSJ è, infatti, un piccolo viaggio tra i pionieri di una nuova tendenza che sta prendendo piede (“finalmente” recita nel titolo il giornale americano) in Europa: la ricerca di qualità nella tazzina unita alla voglia di sperimentare e conoscere nuovi sapori. “Le persone in Italia bevono l'espresso come una medicina, solo per svegliarsi” racconta Sanapo al WSJ “non lo considerano come un alimento vero e proprio”. Sanapo, figlio d'arte originario di Specchia, ha lasciato il Salento a vent'anni e da due gestisce la caffetteria “Ditta Artigianale” a Firenze. Nel 2010, 2011 e 2013 è arrivato primo nella competizione per i migliori baristi d'Italia e da anni si spende per diffondere il consumo “consapevole” del caffè: dalla pianta alla tazzina del bar. Insieme ad altri professionisti del Vecchio Continente è protagonista di quella che il WSJ definisce la “next wave coffee” più attenta alla qualità dei chicchi di caffè, alla tostatura e ai nuovi aromi che ne derivano. Presto la “rivoluzione” arriverà anche da noi: “A Parigi vengono inaugurati bar specializzati nel caffè ogni mese” dice Sanapo “è ciò che accadrà in Italia nei prossimi cinque anni”. La foto è del Wall Street Journal
Per tre volte vincitore della competizione come "miglior barista d'Italia", Francesco Sanapo è originario di Specchia. Il salentino Francesco Sanapo “ambasciatore” del caffè di qualità in Italia. In un'intervista del Wall Streer Journal,che sarà pubblicata sull'edizione cartacea di domani, viene definito “Italy' s leading coffee zealot”: un vero e proprio “fanatico” del caffè. L'articolo del WSJ è, infatti, un piccolo viaggio tra i pionieri di una nuova tendenza che sta prendendo piede (“finalmente” recita nel titolo il giornale americano) in Europa: la ricerca di qualità nella tazzina unita alla voglia di sperimentare e conoscere nuovi sapori. “Le persone in Italia bevono l'espresso come una medicina, solo per svegliarsi” racconta Sanapo al WSJ “non lo considerano come un alimento vero e proprio”. Sanapo, figlio d'arte originario di Specchia, ha lasciato il Salento a vent'anni e da due gestisce la caffetteria “Ditta Artigianale” a Firenze. Nel 2010, 2011 e 2013 è arrivato primo nella competizione per i migliori baristi d'Italia e da anni si spende per diffondere il consumo “consapevole” del caffè: dalla pianta alla tazzina del bar. Insieme ad altri professionisti del Vecchio Continente è protagonista di quella che il WSJ definisce la “next wave coffee” più attenta alla qualità dei chicchi di caffè, alla tostatura e ai nuovi aromi che ne derivano. Presto la “rivoluzione” arriverà anche da noi: “A Parigi vengono inaugurati bar specializzati nel caffè ogni mese” dice Sanapo “è ciò che accadrà in Italia nei prossimi cinque anni”. La foto è del Wall Street Journal