L’ex difensore giallorosso ha ribadito che a causa di quell’episodio iniziò la parabola discendente. Aggredito dagli ultras durante gli allenamenti, al punto da non essere più preso in considerazione dalla società e dal tecnico Gigi De Canio. È comparso in aula questa mattina in aula in qualità di testimone dell’accusa, Souleymane Diamoutene, per riferire cosa accadde nel dicembre del 2010. L’ex difensore giallorosso, ha raccontato che nel corso dell’allenamento a Calimera fu circondato da alcuni ultras e minacciato di non meritare la maglia in quanto ex giocatore del Bari. Gli stessi tifosi si avvicinarono al tecnico Gigi De Canio intimandogli di lasciare Diamoutene in panchina. Il processo fa parte di un più ampio filone che vede imputati una trentina di tifosi accusati di associazione a delinquere per episodi avvenuti in occasioni delle partite del Lecce. Diamoutene ha ribadito di essere stato danneggiato, nel corso della sua carriera, dall’atteggiamento della società per quelle scelte.