
M.G., 41enne era fuggito in compagnia di un altro ospite T.M.L 29enne. Ritrovati a Lecce. Erano fuggiti dalla comunità terapeutica Airone di Manduria per assumere droga. Sono stati rintracciati a Lecce dai poliziotti, i due ospiti scomparsi nella serata di ieri dalla comunità tarantina. Le indagini sono partite dalla denuncia di una donna che, intorno alle ore 23,30 ha telefonato al 113 segnalando di essere preoccupata per il suo ex marito, allontanatosi dal centro di recupero. La signora, preoccupata che l’ex marito (gravato da diversi precedenti) potesse essersi rifugiato a Lecce in quanto persona pericolosa e con diversi precedenti penali, ha suggerito che l’uomo poteva trovarsi in un’abitazione a Lecce di proprietà della madre. Gli agenti delle volanti hanno contattato la comunità terapeutica di Manduria accertando che nel pomeriggio scorso M.G. leccese, 41enne era fuggito in compagnia di un altro ospite della comunità T.M.L, 29enne, anche lui leccese. Il primo si trovava presso la comunità Airone in regime di arresti domiciliari, mentre T. M. L. era in affidamento in prova. Durante la notte i poliziotti, si sono recati presso l’abitazione segnalata effettuando prima un controllo esterno, notando una luce accesa nel seminterrato dell’abitazione. Una persiana ed una finestra in alluminio del piano terra risultavano forzate ed il vetro di un’anta della stessa finestra era stato completamente staccato dall’infisso. Entrati nell’appartamento, non vi hanno però trovato nessuno. Sul tavolo della sala da pranzo, c’erano due cartoni alimentari con all’interno due pizze margherita intere. Probabilmente i due, interrotti dall’incursione delle volanti, si erano nascosti nel seminterrato la cui porta era chiusa. I Vigili del Fuoco intervenuti sul posto hanno tagliato la serratura della porta blindata del seminterrato. Entrati nei locali, i poliziotti hanno trovato, nella camera da letto, i due ricercati, stesi sul letto che facevano finta di dormire. I due, erano in stato confusionale, dovuto all’assunzione di sostanze stupefacenti: vicino a loro c’erano delle siringhe e dei fazzoletti intrisi di sangue. Per prestare soccorso è intervenuto anche il personale del 118. Al termine degli accertamenti, su disposizione del magistrato di Turno, i due sono stati nuovamente condotti presso la comunità airone di Manduria e denunciati in stato di libertà per evasione.