
Dopo il post shock su Facebook del giornalista Carulli, il presidente rompe il silenzio e assolve il suo portavoce. Salento Bene Comune presenta ordine del giorno per chiedere la revoca dell’incarico. Salvemini a Gabellone: “Decisione deludente”. Non si spegne l’eco delle polemiche sul caso del post shock, pubblicato su Facebook dal portavoce del presidente della Provincia di Lecce, Cosimo Carulli. Dopo il dissenso espresso da diversi esponenti politici del territorio, che hanno chiesto tutti la rimozione dall’incarico del giornalista, la novità arriva dalla presentazione in queste ore da parte del gruppo di opposizione provinciale, Salento Bene Comune, di un ordine del giorno all’interno del consiglio, che metta ai voti la revoca di Carulli dal suo ruolo. L’ordine del giorno, firmato da Nunzio Dell’Abate, Danilo Scorrano, Sergio Signore e Giovanni Siciliano, motiva la richiesta sottolineando come il comportamento di Carulli “con le sue a dir poco sprovvedute esternazioni ed atteggiamenti, in particolare ragione del ruolo rivestito in un Ente pubblico, ha macchiato indecorosamente l’immagine istituzionale della Provincia di Lecce”. Ad onor di cronaca, lo stesso portavoce del presidente nelle scorse ore aveva espresso il proprio rammarico a mezzo stampa, scusandosi per il post, ma prevalentemente per aver trascinato inconsapevolmente nelle polemiche il nome dello stesso Antonio Gabellone. Il numero uno di Palazzo dei Celestini ha rotto il silenzio proprio nella serata di ieri commentando su Facebook: “Ho preso atto dell’onestà nell’ammissione di colpa del proprio errore da parte del dott. Cosimo Carulli, pur in un contesto di ordine personale che non può essere comunque disgiunto dal ruolo svolto nell’ambito dell’amministrazione provinciale. È evidente la distanza mia personale rispetto alla summa di pensieri esposti. Tutto questo mi porta ad accettare le sue scuse, chiarendo che non vi sarà una seconda volta”. A Gabellone replica ancora una volta Carlo Salvemini, che, per primo tra i rappresentanti politici del territorio aveva accesso i fari sulla vicenda: “Non nascondo che si tratta di una decisione deludente – puntualizza - che ignora, per ragioni di convenienza, la richiesta di rimozione dall'incarico. Così facendo Lei minimizza il significato profondo di quel post carico di insulti, offese, livore, cattiveria, ignoranza; e, soprattutto, ribadisce la natura esclusivamente fiduciaria del rapporto con il dott. Carulli - componente del suo staff politico - che viene in questo modo, nonostante la gravità di quanto accaduto, paradossalmente rafforzata. Come dire: anche di fronte all'enormità delle sue parole ho fiducia in lui”. “Così facendo – ribadisce Salvemini - Lei non segna una distanza personale con il suo portavoce. Ma semmai la annulla. Non ho bisogno di ricordarle cosa prevede lo statuto della provincia tra i suoi obiettivi fondamentali: ‘identificare, riconoscere e rispettare il patrimonio civile, morale e spirituale della popolazione salentina; contribuire all'affermazione dei principi che si ispirano ai migliori valori umani, alle più equilibrate condizioni di civiltà, all'esaltazione della solidarietà’. Nel voler ribadire fiducia personale e politica al suo portavoce, nonostante il contenuto di quel messaggio scritto - quindi pensato, soppesato, meditato - Lei ha di fatto ignorato i valori della comunità che rappresenta. Un'occasione perduta per ribadire che i rapporti politici personali non possono prevalere sul rispetto autentico di principi fondamentali di convivenza”.