
Per il consigliere comunale la soluzione permetterebbe di togliere dalla circolazione 5.000-6.000 veicoli. Ridurre i pass della Ztl. La ricetta di Carlo Salvemini per la circolazione del centro storico leccese deve puntare ad impedire l’accesso ad almeno 5-6mila veicoli. “L'elenco dei pass permanenti di accesso alla ZTL -spiega Salvemini- rilasciato dall'Ufficio Mobilità nel 2013 è composto da 12.079 permessi permanenti, a cui devono poi aggiungersi i circa 4.000 temporanei attualmente in circolazione. Per ricordare alcuni dati essenziali: - dal 1999 ad oggi l'intera gestione delle autorizzazioni è avvenuta per effetto di ordinanze del sindaco e del dirigente; - dal 1999 ad oggi nessuno degli interventi previsti al servizio della ZTL è stato realizzato: parcheggi a ridosso del centro storico, mezzi pubblici alternativi; - dal 1999 ad oggi non sono stati installati accessi elettronici riservati agli autorizzati, non è stata adottata una gestione informatica dei pass (strumenti indispensabili per ottimizzare il servizio)”. A distanza di 16 anni la situazione Oggi dopo 16 anni, si convince, con fatica, la maggioranza ad adottare un regolamento, che definisce un quadro di regole chiaro e trasparente; Si convince la maggioranza ad azzerare la situazione esistente e ridurre significativamente il numero dei pass in circolazione individuando criteri più stringenti e selezionando rigorosamente gli aventi diritto; Si convince la maggioranza che il 55% dei pass in circolazione ai non residenti la ZTL è inaccettabile. Non è un dato irrilevante. A condizioni date questa è l'unico strumento politico di riduzione del carico veicolare nel centro che non richieda i tempi lunghi di una programmazione della mobilità sostenibile. Quella da anni sollecitata e sempre ignorata. Abbattere del 30-50% i pass di accesso nella ZTL non crediamo sia un falso problema come qualcuno pensa. Togliere dalla circolazione 5.000-6.000 veicoli non è ininfluente sulla vivibilità del centro storico. Per noi è un aspetto decisivo del problema di oggi. Che è quello con il quale dobbiamo fare i conti in attesa che Lecce si doti di quei servizi fondamentali di cui è tuttora priva. È arrivato il tempo di assumersi la responsabilità di dare risposte ai cittadini, oltre quello di porre loro domande”.