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Carenza personale nell’ospedale di Galatina: disagi e malumori tra i dipendenti

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Leccesette
La Federazione lavoratori funzione pubblica della Cgil punta il dito contro la “forma coatta” di lavoro straordinario per copertura turni a carico del personale di supporto, decisa dalla direzione ospedaliera. Carenza del personale nell’ospedale di Galatina, disagi e malumori crescenti tra i dipendenti: la Federazione lavoratori funzione pubblica della Cgil Lecce è venuta a conoscenza che, con una nota del 10 novembre, il Direttore medico del presidio ospedaliero locale avrebbe contestualmente  disposto, ai direttori e caposala, una “forma coatta” di lavoro straordinario per copertura turni a carico di tutto il personale di supporto, oltre che a richiedere alla direzione generale l’assegnazione di personale di varie qualifiche con la stessa nota. Per il coordinatore provinciale dell’organizzazione sindacale, Floriano Polimeno, si tratta di “palesi violazioni delle norme contrattuali vigenti”: “Disporre in forma coatta la turnazione, anche in regime di straordinario, non farà altro che determinare turni di lavoro massacranti e poca sicurezza sia per i pazienti che per il personale”. Nel presidio di Galatina esisterebbe una gravissima carenza di personale in tutti i reparti con mancanze di operatori socio-sanitari, tecnici e infermieri: “Pensare di farvi fronte – si sottolinea - con disposizioni coattive è la forma più sbagliata che esista, proprio in questo momento in cui il 25 novembre dovranno essere adottate  le disposizioni della comunità europea che prevedono di rispettare 11 ore di riposo dopo ogni turno di lavoro, riposo che, se verrà a mancare, aumenterà concretamente il rischio di errori clinici”. “Spiace constatare – evidenziano dalla Cgil -, nostro malgrado, che  la Direzione generale è totalmente indifferente su questi temi e su tutti i gravi problemi riguardanti il personale e sembra che per ragioni economiche non vengano autorizzati incarichi di personale”. Allo stato la Direzione generale non avrebbe autorizzato incarichi delle seguenti figure: 2 operatori socio sanitari presso U.O.C. di Medicina, 2 operatori socio sanitari presso la U.O.C. di  Pneumologia, cessato al mese di novembre, 2 operatorio socio sanitari presso la U.O.C. di Malattie Infettive, cessato al mese di novembre, 2 operatori socio sanitari  presso la U.O.C. di Nefrologia e dialisi, 2 infermieri presso la U.O.C. di Gastroenterologia, un operatore socio sanitario e 2 infermieri pediatrici nella U.O.C. di Pediatria e Nido, 2 infermieri presso il laboratorio analisi. “La U.O.C. di Geriatria – spiega Polimeno - è in perenne affanno, sin dal trasferimento presso il P.O. di Galatina dall’Ex P.O. di Nardò, da sempre  si trova senza un caposala che possa gestire l’organizzazione del lavoro. Le UU.OO.CC. di Chirurgia, Anestesia, Ortopedia, oltre al personale di supporto presentano una carenza di personale medico che impedisce un’attività chirurgica a pieno regime”. “Inoltre – prosegue - nel mese di dicembre, nell’intera struttura, ci troveremo di fronte alla scadenza di contratti di personale precario incaricato su posto vacante che, se non fossero rinnovati, metterebbero in ginocchio l’intera struttura”. Per questo, la Cgil chiede alla direzione generale di disporre i provvedimenti necessari ad autorizzare l’incarico di personale, sia quello cessato che nuovi incarichi, per garantire il rispetto dei livelli essenziali di assistenza nei reparti.

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