
Incontro ieri tra i produttori della federazione con l'europarlamentare Paolo De Castro alla vigilia della decisione di Bruxelles, che potrebbe decidere il destino di un comparto. Le richieste del settore non cambiano. Un incontro tra produttori di barbatelle, promosso da Coldiretti Lecce, con l'europarlamentare Paolo De Castro, componente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, per fare pressing sulla revoca dell'embargo che grava sulla produzione viticola salentina, a pochi giorni dalla decisione che verrà presa a Bruxelles dal comitato fitosanitario permanente (prevista il 23 novembre). Ieri mattina tutti i produttori del vivaismo viticolo salentino sono stati convocati nella sede leccese della federazione per un confronto aperto con l'europarlamentare, in partenza per Bruxelles, al quale sono state illustrate tutte le istanze e le preoccupazioni di un settore di fatto "congelato" dal divieto europeo. “Un embargo ingiusto perché non c'è ricerca scientifica che abbia ad oggi dimostrato la suscettibilità della vite a Xylella fastidiosa”, ha ribadito all'europarlamentare il presidente del Consorzio vivaisti viticoli pugliesi, Fernando Miggiano. "Chiediamo alla politica di portare avanti con forza le nostre istanze, ovvero l'abolizione immediata delle restrizioni alla movimentazione delle barbatelle. È una partita per noi fondamentale quella che si giocherà in Europa nei prossimi giorni e da cui dipende il destino imprenditoriale di un settore che negli ultimi anni ha fatto grandi sforzi per innovare e qualificare le aziende". "Comprendiamo che ci siano legittimi interessi di tutela del territorio europeo - ha incalzato il presidente di Coldiretti Lecce, Pantaleo Piccinno - ma noi rivendichiamo anche la necessità di difesa delle istanze del territorio, soprattutto alla luce della totale estraneità della vite al patogeno da quarantena". De Castro ha assicurato agli imprenditori il massimo impegno, ma non ha nascosto le difficoltà. "Il comitato fitosanitario nazionale ha fornito tutte le prove all'Efsa sulla mancata suscettibilità della vite alla Xylella. Ma il clima in Europa - ha detto con franchezza l'europarlamentare - è di grande preoccupazione. L'obiettivo principale resta il contenimento della malattia e quindi l'atteggiamento delle autorità europee è di grande prudenza. C'è il timore dei tecnici dell'Efsa nel mettere la firma su una liberatoria che viene percepita come rischiosa”. “Posso però ribadire il mio massimo impegno - ha promesso De Castro, che ha ringraziato i produttori per questo momento di confronto - nel fare pressing sulla revoca del divieto di movimentazione delle barbatelle, che effettivamente non hanno dimostrato di avere alcun problema da Xylella. È una battaglia che possiamo vincere stando uniti e dimostrando all'Europa il nostro impegno e la nostra serietà nel fermare un patogeno che fa paura. Ed un obiettivo che potrebbe essere raggiunto a breve - ha concluso ricordando una battaglia di Coldiretti Lecce - è anche quello dell'eliminazione del divieto di impianto delle specie ospiti di Xylella fastidiosa in provincia di Lecce. I tempi potrebbero ormai essere maturi per questa importante decisione".