
Ancora senza esito le ricerche dell'ergastolano Fabio Perrone, fuggito venerdì scorso dall'ospedale Vito Fazzi. "Proseguono con intensità", ma con esito negativo, le ricerche dell'ergastolano Fabio Perrone, detto 'triglietta', fuggito venerdì scorso dall'ospedale 'Vito Fazzi' di Lecce sparando contro i due agenti che lo avevano in custodia e rapinando l'auto di una donna. Lo ha detto questa mattina il procuratore capo di Lecce, Cataldo Motta, durante un'intervista telefonica ad “Uno Mattina”. "La polizia penitenziaria ha fuori un centinaio di uomini, e anche la polizia di Stato e i carabinieri". Ma dove potrebbe essersi diretto Perrone? Forse all'estero ma Motta ha chiarito che l'auto con la quale è fuggito non è stata ancora ritrovata e “questo potrebbe significare che non l'ha sostituita con un'altra e che quindi gli appoggi sono limitati". Anche il fatto che sia stato costretto a rapinarne una fa pensare che non fosse una fuga preparata. A Perrone ha lanciato un appello anche l'on.Sergio D'elia, segretario nazionale dell'associazione “Nessuno Tocchi Caino” che da anni lotta per far rispettare nel mondo i diritti dei detenuti: "Faccio appello alla tua coscienza, ti invito a non fare del male a nessuno e a costituirti al più presto per il tuo bene e di quello di tutta la comunità. Una volta in istituto come per tutti i detenuti,ti aiuteremo affinché sia rispettato ogni tuo diritto come detenuto".