
La società brindisina ha diffuso un comunicato per denunciare gli episodi del 25 ottobre scorso. Non si è spenta la scia polemica che ha infiammato il post partita del big match tra Fasanoe Galatina del 25 ottobre scorso. In particolare, la società brindisina, ha assunto una dura posizione nei confronti dei tifosi biancostellati, accusati di aver esposto alcuni striscioni e riprodotto dei cori di stampo razzista. Di seguito, la nota ufficiale della società. “È passata più di una settimana dalla sfida giocata al Vito Curlo tra U.S. Città di Fasano-Pro Italia Galatina. Una partita che lascia ancora l’amaro in bocca per il risultato finale ma ancor più, con la consapevolezza che la squadra, la società e i propri tifosi sappiano ripartire in un campionato ancora lungo e tutto da giocare, sono aperte le ferite e il disgusto per quello accaduto sugli spalti del settore ospite. L’U.S. Città di Fasano è da sempre portatrice di valori sani come lo sport e il rispetto. Lo dimostra in campo e lo dimostra nella formazione sportiva dei suoi giovani tesserati e soprattutto nell’educazione di tutti i suoi membri. Per questo motivo oltre al ricorso contro le sanzioni, per lo più infondate ed errate, nei confronti della società e dei suoi tifosi ha voluto inoltrare questo comunicato alla L.N.D, a cui fa capo, per dire basta a tutto quello che va oltre i valori dello sport. Società e squadra non tollerano questi comportamenti. Un’offesa per essa e per tutti i suoi tifosi. In questi casi non importa il risultato, non importano i colori e non importano le idee ma per l’U.S. Città di Fasano non è certo sport e calcio tutto quello che è accaduto nel settore ospiti del nostro stadio. La L.N.D. è un Comitato che rientra nella F.I.G.C. che a suo modo fa parte di un Comitato più grande che è la U.E.F.A. Ed è proprio il Comitato europeo che promuove quotidianamente il suo spot contro il razzismo e a favore del Fair Play. Il nostro basta potrà contar poco ai fini sportivi, ma è comunque una battaglia pacifica per chi crede ancora nel calcio come passione, sacrificio e condivisione. L’U.S. Città di Fasano intende inoltre denunciare, ed intende farlo con forza anche ricorrendo a testate regionali e nazionali, quanto accaduto durante la medesima gara e che ha visto sempre protagonisti i supporter della squadra ospite Pro Italia Galatina. Nella prima frazione di gioco, dal settore ospiti è stato esposto uno striscione con le seguenti parole: ‘Menù del giorno fasanese al forno’. La società fasanese sottolinea il chiaro riferimento storico ai forni crematori utilizzati dalla Germania Nazista. Inoltre l’ esposizione dello striscione è stata anticipata nel corso del primo tempo dal coro razzista: ‘Fasanese Ebreo’, anch’esso. Tutto questo a nostro parere è chiara evidenza di quanto i comportamenti dei supporters della Pro Italia Galatina siano stati discriminatori e razzisti. Ricordando quanto previsto dall’ Art. 11 comma 1 ‘Costituisce comportamento discriminatorio, sanzionabile quale illecito disciplinare, ogni condotta che, direttamente o indirettamente, comporti offesa, denigrazione o insulto per motivi di razza, colore, religione, lingua, sesso, nazionalità, origine territoriale o etnica, ovvero configuri propaganda ideologica vietata dalla legge o comunque inneggiante a comportamenti discriminatori’ e comma 3 ‘Le società sono responsabili per l’introduzione o l’esibizione negli impianti sportivi da parte dei propri sostenitori di disegni, scritte, simboli, emblemi o simili, recanti espressioni di discriminazione. Esse sono altresì responsabili per cori, grida e ogni altra manifestazione espressiva di discriminazione (…).Nei casi di particolare gravità e di pluralità di violazioni, alle società possono essere inflitte, oltre alle sanzioni precedenti, la punizione della perdita della gara ovvero le sanzioni di cui alle lettere g), i), m) dell’art. 18, comma 1’, l’U.S. Città di Fasano, società basata su valori etici, sportivi, morali, sociali di cui ne è testimonianza anche la propria tifoseria che nella stessa giornata festeggiava la ‘settimana europea antirazzista’ voluta ed organizzata dal F.A.R.E. (Football Against Racism in Europe), si augura che simili episodi deplorevoli non solo non accadano ma vengano puniti in maniera esemplare nel caso in cui si verifichino”. Fonte: SalentoSport.net