
I giudici della Corte d’Assise d’Appello di Taranto hanno confermato la sentenza di condanna ai danni di Giampiero Mele, l’uomo di Taurisano, accusato di aver ucciso il figlio di due anni. Nessuno sconto di pena per Gianpiero Mele, l’uomo di Taurisano, accusato di aver ucciso nel 2010 il piccolo Stefano, il figlio di appena due anni. Anche in appello è stata confermata la condanna nei suoi confronti a trent’anni di carcere. A stabilirlo la Corte d’Assise d’Appello di Taranto, nella sentenza emessa ieri pomeriggio, dopo quasi tre ore e mezzo di camera di consiglio.