Per i consiglieri regionali Zullo, Congedo, Ventola e Perrini, il governatore starebbe dimostrando la sua incoerenza sul tema: “Il 3 aprile aveva promesso di scatenare l’inferno per salvare gli ulivi, ieri ha dichiarato che non resta che abbattere”. Finita la campagna elettorale tutte le “bugie” vengono al pettine: è questo quanto sostengono i consiglieri regionali di Oltre con Fitto, Ignazio Zullo, Erio Congedo, Francesco Ventola e Renato Perrini, che attaccano il presidente pugliese,Michele Emiliano, sul caso xylella. Sotto accusa l’incoerenza del governatore sulla vicenda, alla luce delle dichiarazioni di ieri dopo l’incontro con alcuni sindaci. Nell’occasione, Emiliano ha dichiarato che non esiste cura per gli alberi malati e che pertanto “il batterio non può essere sconfitto o arrestato se non attraverso l'abbattimento delle piante malate nonché di quelle che circondano le piante infette, secondo le direttive ricevute dall'Unione europea". “Ci chiediamo – affermano i consiglieri fittiani - se è lo stesso Emiliano che il 3 aprile scorso, in piena campagna elettorale, in un’intervista a un quotidiano sosteneva categorico: ‘Xylella, due mesi e me la vedo io! È un flagello nazionale che so come combattere. Sono pronto a scatenare l’inferno’. Di mesi ne sono passati sei e l’inferno che Emiliano prometteva di scatenare a favore dei nostri olivicoltori si è trasformato in ‘inverno’… in alzare miseramente la bandiera bianca e arrendersi al taglio degli ulivi”. “Forse, è vero – proseguono - non ci sono altre soluzioni, ma forse non ce n’erano neppure il 3 aprile quando solo per spot elettorale Emiliano prendeva in giro gli agricoltori pugliesi promettendo soluzioni impossibili solo per non perdere i voti del fronte che si opponeva e si oppone al taglio degli ulivi. Così come era al fianco dei ‘No triv’ mentre il suo governo sta in questi giorni autorizzando altre trivellazioni. Presidente – concludono - la campagna elettorale è finita e le ‘bugie’ cominciano a venire al pettine”.