L’ex candidato del centrodestra, rimasto col sostegno dell’Udc, è stato escluso per carenze formali e irregolarità nella documentazione di presentazione della lista: resterà fuori dalla competizione elettorale. A gennaio era il candidato sindaco di tutto il centrodestra di Nardò, presentato nel Chiostro dei Carmelitani, dai coordinatori di Udc, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Noi con Salvini: cosa sia accaduto nel giro di tre mesi attorno a Flavio Maglio, ex assessore della giunta Risi, nella sua rincorsa al posto da sindaco, è complicato spiegarlo. Quel che resta, però, è che dopo lo sfaldamento della coalizione a suo sostegno, ora la sua corsa si ferma, perché la commissione elettorale circondariale ha escluso la sua lista dalla competizione per le prossime amministrative. Colpa di alcune irregolarità relative alla documentazione allegata e di carenze formali. E così Maglio, dopo essere rimasto con il solo sostegno dell’Udc, farà da spettatore, mentre in campo restano quattro aspiranti sindaci, dall’uscente Marcello Risi che, con una coalizione di centrosinistra tenta la riconferma, a Massimo De Marco, ingegnere candidato del M5s, a Pippi Mellone con “Alleanza per il Cambiamento”, sino ad Antonio Vaglio, ex primo cittadino sostenuto dai fittiani e da Fratelli d’Italia. Penalizzato oltre a Maglio, anche Mellone, la cui lista "Pippi Mellone sindaco" è stata tagliata, per carenze relative alla rappresentanza di genere, scendendo dai 24 candidati presentati ai 18 approvati. Mauro Bortone