
La decisione del tribunale di Lecce su istanza presentata dall’avvocato Daniela Tamborino. L’associazione politico culturale “Arci-Biblioteca di Sarajevo” sarà parte civile nel processo relativo alla lottizzazione della baia di Porto Miggiano. Lo ha deciso il giudice, su richiesta dell’avvocato Daniela Tamborino. Ammessa anche la costituzione di parte civile del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. Come sostenuto in udienza dal Pubblico Ministero Elsa Valeria Mignone: “Questo processo nasce e va avanti solo grazie all’impegno ambientalista della Biblioteca di Sarajevo che ha trovato i documenti e fotografato i luoghi”. “Si tratta di un riconoscimento sostanziale -spiega il presidente Lucio Montinaro- del ruolo che l’associazione “Biblioteca di Sarajevo” ha svolto nel denunciare tempestivamente all’autorità giudiziaria il rischio di irreversibile deturpamento ambientale e paesaggistico che la lottizzazione di quella baia ha provocato. Grazie infatti alla sensibilità di alcuni nostri soci ed alla coscienza civica di una sola associazione salentina è stato possibile l’immediato intervento della Magistratura attraverso il provvedimento di sequestro preventivo, dando così impulso all’indagine che ha prodotto il procedimento in corso”. L’associazione auspica che nel rispetto delle parti, in un clima di piena serenità processuale, possano essere accertate le diverse responsabilità in ordine ad una vicenda estremamente dolorosa per questa terra e per la sua gente. “La costituzione di parte civile dell’associazione -conclude Montinario- rappresenta il contributo più alto in termini di partecipazione attiva e di opposizione civile a scelte politiche e modelli di sviluppo economico e sociale che rispondono a logiche lontane dagli interessi del territorio e della sua comunità. L’avvocato Daniela Tamborino patrocinerà volontariamente l’associazione “Biblioteca di Sarajevo” in tutte le fasi del procedimento”.