
Sono stati decorati con la medaglia d’argento al valore di marina i tre militari, che hanno salvato l’imbarcazione in balia delle onde la notte del 30 dicembre 2014. Condussero nel porto di Gallipoli la “Blue Sky M” in balia del mare e con a bordo circa 800 migranti: tre militari salentini sono stati decorati questa mattina presso la Direzione Marittima di Bari, ricevendo la medaglia d’argento al valor di marina. La consegna delle prestigiose decorazioni è avvenuta alla presenza del Comandante generale del Corpo delle Capitanerie di porto, l’ammiraglio Vincenzo Melone, e del direttore Marittimo Puglia e Basilicata Jonica, l’ammiraglio ispettore Domenico De Michele. I tre militari della Guardia Costiera, il Luogotenente Marco Ancora di Soleto, il Capo di Prima Classe Sergio Antonio Solidoro di Ruffano ed il Sottocapo di Prima Classe Antonio Mariano di Borgagne, nella notte del 30 dicembre 2014 venivano condotti a bordo della nave, in condizioni meteomarine proibitive (vento fino a 30 nodi e onde alte fino a 2.5 metri), a mezzo elicottero della Marina Militare per prenderne il comando. L’imbarcazione era senza equipaggio e con le macchine e gli organi di governo bloccati. Giunti a bordo i militari provvedevano, non senza difficoltà a sbloccare gli organi di manovra e di propulsione della nave rendendola, seppur parzialmente, governabile consentendo alla stessa di entrare ed ormeggiare nel porto di Gallipoli. Quella coraggiosa ed abile manovra consentiva di scongiurare un possibile disastro umanitario ed ambientale. Gli stessi militari dopo appena 24 ore dall’evento in parola venivano reimpiegati con le medesime modalità a bordo della Motonave “Ezadeen”, utilizzata quale vettore per oltre 400 migranti non regolari, rimasta senza combustibile in balia di vento e corrente nel mar Ionio ad oltre 100 miglia nautiche dal Capo di Santa Maria di Leuca. Le operazioni di soccorso degli oltre 1000 migranti da parte dei tre militari della Guardia Costiera sono state anche oggetto delle parole di Papa Francesco in occasione di un’udienza privata dei tre militari in presenza del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e del comandante generale del Corpo delle Capitanerie di porto.