
È questa l’evoluzione amministrativa a San Pietro in Lama, dove il sindaco Tondo ha deciso di togliere le deleghe ai due consiglieri di maggioranza che hanno espresso la propria contrarietà alla discussione sul bilancio, approvato con pochi voti. Tutta colpa del bilancio amministrativo e dell’approvazione avvenuta con soli quattro voti: la maggioranza del sindaco di San Pietro in Lama traballa dopo la decisione da parte dell’opposizione e di due consiglieri del gruppo del sindaco, Salvatore Tondo, di presentare un esposto al prefetto di Lecce per chiedere di far luce su quanto avvenuto all’interno dell’assise cittadina e sulla legittima della deliberazione. Una scelta, quella dei due consiglieri di maggioranza, Lorenzo Nicolini e Pietro Guido, che ha confermato la crisi interna alla formazione di governo del comune e che ha portato alla decisione, nelle scorse ore, da parte del sindaco di revocare le deleghe che erano affidate ai due, che si sono dichiarati indipendenti. Nicolini, infatti, era responsabile delle politiche giovanili, ambiente, associazioni, volontariato, artigianato, mentre Guido dei servizi sociali e polizia municipale. Lo strappo, ora mette l’amministrazione in una situazione molto delicata sotto il profilo dei numeri che vedrebbe un sostanziale pareggio all’interno del consiglio comunale e uno stallo che rischia di diventare insanabile se i due dissidenti faranno valere il voto contrario nelle prossime sedute.