Dopo la conferenza stampa e l’addio dei consiglieri comunali, il coordinamento dell’associazione dice la propria sulla scissione, ma pur ringraziando Salvemini e Citraro per il loro contributo, chiede loro un passo indietro. “Grazie per l’impegno profuso, ma ora Salvemini e Citrato lascino il consiglio comunale”: è questa nella sostanza la prima dichiarazione ufficiale dei “reduci” di Lecce Bene Comune dopo la scissione, consumatasi ieri, che ha portato alle dimissioni di sette soci fondatori dell’associazione e alla nascita di un nuovo soggetto dal nome “Lecce Città Pubblica”. A sinistra, le divisioni non sono nuove, anzi spesso sembrano quasi un destino necessario cui tendere: lo scossone interno viene riletto da quanti rimasti nell’associazione che aveva dato vita ad una lista elettorale alle ultime amministrative come il finale di un percorso, iniziato con la volontà di andare proprio oltre “la mera costituzione della lista elettorale”, anche grazie alla centralità di alcuni temi d’azione, come la pianificazione urbanistica, la tutela della fascia costiera inquinata dal poligono militare di Torre Veneri, il diritto alla casa e un bilancio comunale improntato alla trasparenza e all’interesse comune. “Nonostante lo sforzo profuso – si legge nella nota di Lbc, a firma del portavoce Luca Ruberti -, non siamo riusciti tuttavia a dare ad altri temi fondamentali adeguato spazio nell'orizzonte operativo dell'associazione” e anche “l'obiettivo dell'allargamento della partecipazione non risulta raggiunto”. Sarebbe nata, dunque, in seno all’associazione l’esigenza di rilancio, promossa dalla maggioranza dei fondatori di Lbc, ma non condivisa da tutti, “tanto che alcuni, dopo il voto che ha sancito la prosecuzione ed il rilancio delle attività, hanno deciso di abbandonare l'associazione”: “Tra questi – si precisa -, i consiglieri comunali Carlo Salvemini e Saverio Citraro. Rispettiamo la loro scelta ed esprimiamo loro una sincera gratitudine per l'impegno profuso e i risultati conseguiti, con il rammarico di non poter proseguire un percorso comune”. “Li invitiamo, coerentemente – si aggiunge -, a rinunciare al mandato che è stato loro conferito da chi ha prima votato la lista e poi sostenuto il cammino della nostra associazione, lasciando spazio a chi ancora crede nei valori e nella forza dell’idea originaria, garantendo così continuità alla rappresentanza istituzionale”. Il coordinamento cittadino di Lbc chiarisce inoltre che entro poche settimane verrà convocata un'assemblea cittadina, la più vasta possibile, sui temi che sono alla base della genesi dell’associazione.