
In un’intervista rilasciata al Corriere della sera, il commissario straordinario della società parla degli sprechi da lui scoperti. «L’archivio storico costato 2,9 milioni di euro con un contratto a favore di padre, madre e figlio di una stessa famiglia, iniziato nel 2003 e che con tre successivi rinnovi sarebbe terminato nel 2021, anno in cui scade anche la concessione ferroviaria». è quanto dichiara in un’intervista rilasciata al “Corriere della sera”, Andrea Viero commissario delle Ferrovie Sud Est finite nel mirino della magistratura in seguito a una relazione stilata dallo stesso Viero e in cui sono emersi sprechi di denaro pubblico e consulenze d’oro. Tre le stranezze in cui Viero è inciampato – riporta l’articolo – ci sono anche un dipendente che lavora nell’ambasciata macedone, un ingegnere che ha incassato consulenze sia come persona fisica, sia come persona giuridica per arrivare ai 272 milioni di euro spesi per consulenze esterne contro i 42 investiti per la ristrutturazione del parco mezzi. A cui si aggiungono tre treni made in Svizzera comprati per 5,6 milioni di euro e mai usati perché privi di impianti di climatizzazione e con i finestrini sigillati. «Non è stato mai possibile avviarne due mentre il terzo ha fatto solo qualche chilometro», spiega Viero e aggiunge: «Per quei treni stiamo pagando ancora 439mila euro all’anno di leasing e lo faremo fino al 2021». In questi giorni i tecnici della società svizzera sono in Puglia per un sopralluogo: «La speranza – conclude Viero – è che possano dirci cosa fare e quanto spendere per avviarli». Fonte: Barisette.