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Fausto Bertinotti a Cavallino presenta “Rosso di sera”

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Appuntamento venerdì 1° aprile nella galleria del Palazzo Ducale di Castromediano per la presentazione del libro dell’ex presidente della Camera. La fine della socialdemocrazia, partendo dalla constatazione che il ciclo vitale delle socialdemocrazie europee si è esaurito, assieme al compromesso fra capitale e lavoro seguito alla Seconda Guerra Mondiale. Ecco «Rosso di sera», il libro di Fausto Bertinotti, scritto assieme a Carlo Formenti ed edito da Fuoripista, che venerdì 1° aprile sarà presentato a Cavallino nella galleria del Palazzo Ducale di Castromediano, alle ore 19. Ad aprire la serata saranno i saluti del sindaco di Cavallino, Michele Lombardi, dell'assessore alla Cultura, Gaetano Gorgoni. Dialoga con Bertinotti Alessio Valente, sindaco di Gravina in Puglia, modera Walter Baldacconi, Direttore di Studio 100. La presentazione è siglata in collaborazione con Giuseppe Semeraro. Rosso di sera Il ciclo vitale delle socialdemocrazie europee si è esaurito, assieme al compromesso fra capitale e lavoro seguito alla Seconda guerra mondiale. Una fine causata dall'avvento di un capitalismo sempre più globale e finanziarizzato, dal crollo del comunismo, dal trionfo del liberismo e dalle trasformazioni sociali che hanno rotto l'unità delle classi subalterne. Le socialdemocrazie si sono adattate alla nuova realtà trasformandosi in un inedito animale politico: un partito di centro che pesca voti ovunque e si candida a gestire il nuovo ordine liberista. Con la socialdemocrazia tramontano anche le istituzioni della democrazia rappresentativa e l'idea stessa di sinistra, screditata da decenni di compromessi e sconfitte. Nel vuoto politico che viene così a crearsi, crescono movimenti populisti che sostituiscono l'opposizione alto/basso alla lotta di classe. È pensabile che queste nuove esperienze possano rianimare una lotta anticapitalista che dopo la sconfitta del movimento operaio appare, se possibile, ancora più necessaria? Fausto Bertinotti La sua è una vita segnata dall'impegno sindacale, in Cgil, e dall'impegno politico. Dal 1975 al 1985 è stato segretario piemontese della Cgil. Nel 1985 viene eletto nella segreteria nazionale della Cgil, incarico che ricopre fino al 1994, quando diventa segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista, ruolo che gli viene riconosciuto consecutivamente in ogni congresso successivo, compreso quello di marzo del 2005. In precedenza era stato iscritto prima al Partito Socialista Italiano poi al Partito Socialista di Unità Proletaria (Psiup). Nel 1971, anno della scomparsa del Psiup, entra nel Pci. Dopo la svolta della Bolognina ha aderito al Pds e nel 1993 si è iscritto al Prc. Nel maggio del 2004 viene eletto presidente del Partito della Sinistra Europea (Pse), incarico che gli viene confermato ad ottobre del 2005 ad Atene, durante il primo congresso del Pse. È stato eletto deputato italiano per il Partito della Rifondazione Comunista nel 1994, nel 1996, nel 2001. Nel giugno del 1999 è stato eletto parlamentare europeo, così come nel 2004. Nel 2006 è stato rieletto deputato italiano nella circoscrizione Piemonte 1 e ha dovuto rassegnare le dimissioni dal Parlamento di Strasburgo. Il 29 aprile del 2006 è stato eletto Presidente della Camera dei Deputati. Ha pubblicato molti libri di analisi politica e il libro autobiografico curato da Ritanna Armeni e Rina Gagliardi Devi augurarti che la strada sia lunga (edizioni Ponte alle Grazie 2009).

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