
L'acquedotto leccese ha terminato i lavori sul depuratore: nuova linea d'acqua, un impianto fotovoltaico e uno di cogenerazione, alimentato dal biogas prodotto dal processo di digestione anaerobica del fango. Fine dei lavori per Acquedotto pugliese. L'impianto di depurazione che serve l'abitato leccese è stato potenziato, sono stati ultimati e collaudati i lavori per il potenziamento dell’impianto. Due i vantaggi per i cittadini: da una parte la maggiore efficienza dell’attuale depuratore, dall’altra una riduzione dell'impatto ambientale. In particolare, i lavori consentranno così al depuratore di servire un bacino di 195.368 Abitanti Equivalenti (termine tecnico che definisce le quantità di sostanze organiche biodegradabili trattabili giornalmente dal depuratore), con un livello di trattamento dei reflui in linea con quanto previsto dal Decreto Legislativo 152/06. L’intervento portato a termine dall’Acquedotto Pugliese è consistito nella realizzazione di una nuova linea acque, grazie a nuovi bacini di equalizzazione, ossidazione e sedimentazione secondaria, e nel potenziamento e miglioramento qualitativo della linea fanghi. A completamento delle opere, sono state installate stazioni di produzione di energie alternative: un impianto fotovoltaico e uno di cogenerazione, alimentato dal biogas prodotto dal processo di digestione anaerobica del fango. L’intervento, pianificato dalla Regione Puglia, per un importo complessivo di 5,4 milioni di euro, rientra tra quelli previsti dal CIPE, nell’ambito del “Fondo per lo sviluppo e la coesione” (FSC) – Interventi di rilievo nazionale ed interregionale e di rilevanza strategica regionale per l’attuazione del Piano Nazionale per il Sud ed in particolare interventi nel Settore idrico.