
Dopo la volontà espressa dal governatore pugliese Emiliano di modificare il progetto dello smaltimento delle acque reflue a Manduria, l’amministrazione di Nardò chiarisce la propria posizione. Stop al protocollo d’intesa che prevede lo scarico in mare delle acque reflue, la condotta sottomarina e il colletta mento della rete fognaria di Porto Cesareo alla rete di Nardò. È questo quanto ribadito dal sindaco Marcello Risi, dagli assessori e dai consiglieri comunali della maggioranza, che hanno preso atto della volontà del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, di modificare il progetto dello smaltimento delle acque reflue a Manduria. Pertanto, alla luce di questo, la maggioranza di Nardò ribadisce la posizione già espressa pubblicamente dal primo cittadino, ovvero che il protocollo d'intesa, sottoscritto il 30 settembre e approvato dal consiglio comunale il 29 gennaio, deve considerarsi sospeso laddove prevede lo scarico in mare delle acque reflue, la condotta sottomarina e il collettamento della rete fognaria di Porto Cesareo alla rete di Nardò. “Il consiglio comunale adotterà – spiega il sindaco Risi - nei prossimi giorni la deliberazione che sancisce questo orientamento. L'amministrazione comunale di Nardò e la Regione Puglia sono impegnate a valutare l'ipotesi di un nuovo progetto con impianti separati per Nardò e Porto Cesareo, il riutilizzo delle acque a fini irrigui e l'immissione dei reflui depurati nel suolo per il ripascimento delle falde costiere”.