
I fatti nel novembre del 2014, quando la donna, originaria della provincia di Lecce, per tentare di sottrarre la figlia alla casa famiglia, la lanciò sull'auto del compagno. Nel novembre 2014 aveva sottratto la figlioletta di tre anni dalla casa famiglia di Ostuni, dove era ospitata perché collocata dal Tribunale dei minori di Lecce. La donna, originaria della provincia di Lecce, era accusata dell’inottemperanza alla disposizione del giudice sulla base di una querela formulata dalla struttura dove era stata allocata la bimba. Adesso è stata prosciolta, insieme al compagno, per difetto di valida querela. All’epoca, la scena durante la quale la donna aveva portato via la figlia dalla casa famiglia era stata filmata dalle telecamere di servizio della struttura. In sostanza, aveva approfittato di un momento di distrazione del personale presente, nel corso di un incontro programmato con la bambina, per lanciare la piccola giù dalla finestra, per poi saltare lei stessa sul cofano dell’auto del compagno che la aspettava giù. Il suo legale, Riccardo Mele, ha però dimostrato che la querela da parte della casa famiglia era stata formulata in modo errato e, pertanto, non è stata ritenuta valida dal giudice monocratico di Brindisi, Gianluca Fiorella che ha emesso sentenza di non luogo a procedere.