
Per i giudici il progetto Tap è stato sottoposto ad un'approfondita valutazione dell'impatto ambientale che si è conclusa in senso favorevole dopo un esame che ha riguardato anche una serie di tracciati alternativi. Con due sentenze, i giudici del Tar del Lazio hanno respinto i ricorsi proposti dal comune di Melendugno e dalla Regione Puglia sul progetto di realizzazione del gasdotto “Trans Adriatic Pipeline”. Per il Tar “il progetto Tap è stato sottoposto ad un'approfondita valutazione dell'impatto ambientale - si legge nella sentenza - che si è conclusa in senso favorevole dopo un esame che ha riguardato anche una serie di tracciati alternativi”; e “non possono essere condivise” le ulteriori censure tra l'altro “sull'irragionevolezza della valutazione di impatto ambientale e sull'incompatibilità della scelta localizzativa prescelta”, giacché è stata operata “un'approfondita valutazione” valutato “un contemperamento tra interessi pubblici, tutti di rilievo, arrivando ad escludere la possibilità di non realizzare l'intervento”. La vicenda riguarda la procedura autorizzativa con la quale il ministero dell'Ambiente ha rilasciato la Valutazione di Impatto Ambientale (Via) riguardante il progetto di realizzazione del gasdotto Tap, finalizzato al trasporto di gas naturale transfontaliero verso il territorio nazionale (con approdo nella porzione di costa compresa tra San Foca e Torre Specchia Ruggeri) e l'Europa occidentale. In particolare è previsto che il gasdotto trasporti gas naturale dall'Azerbaijan verso l'Italia, passando per la Grecia e l'Albania attraverso il Mar Adriatico.