
Dal rischio declassamento a quello di veder chiuso l’ufficio di via Altieri: dopo l’incontro col commissario cittadino, restano ancora i dubbi sul futuro della sede locale. La preoccupazione di Esposito (Sel). Si è tenuto nelle scorse ore l’incontro col commissario cittadino di Gallipoli, Guido Aprea, sul rischio chiusura dell’agenzia Inps locale, su sollecitazione e richiesta del circolo Sinistra Ecologia e Libertà. Presente anche Carlo Morelli, responsabile della sede dell’ufficio previdenziale nella Città Bella. Massimo Esposito, segretario Sel Gallipoli, pur esprimendo apprezzamento per l’immediata mobilitazione istituzionale messa in atto da Aprea, non si dice sereno sul destino dell’agenzia di Gallipoli: “Da quanto appreso dal commissario l’Inps sembrerebbe avere in animo di ridurre il personale impiegato nell’ufficio di via Alfieri declassando l’agenzia di produzione in punto Inps”. Per Esposito, si tratterebbe di una decisione scellerata ed incomprensibile, alla luce del bacino di utenza coinvolto “che costringerà migliaia di persone in gran parte anziane a lunghe trasferte sempre se se lo possano permettere”: “Abbiamo chiaramente detto al commissario – chiarisce - che la città non si può permettere di subire questo ulteriore declassamento e a tal fine, proposto delle alternative immediate per ridurre il costo prodotto dall’agenzia, proponendo al Comune di offrire una sede dove ospitare la sede Inps cittadina abbattendo immediatamente l’altissimo affitto di locazione che oggi interesse gli ufficio”. L’idea di SeL è che la futura sede venga ospitata a Palazzo Balsamo, offrendo in tal modo oltre al mantenimento dell’ufficio, l’occasione di rinascita e rilancio della città vecchia che potrebbe ricevere “inestimabili benefici dal punto di vista economico e commerciale”. Incassata la totale disponibilità di Aprea, ora si attendono segnali dai responsabili dell’agenzia regionale Inps.