Il commissario straordinario Asl Silvana Melli chiarisce: “Spostamento dettato dall’urgente necessità di sostituire uno dei due mammografi presenti al Centro di senologia, che ha causato il blocco delle prenotazioni per il controllo delle donne già operate di cancro al seno”. Ci sarebbe una situazione di emergenza alla base del previsto trasferimento del mammografo dal Distretto di Nardò all’Unità operativa di senologia dell’Oncologico di Lecce. Come chiarisce il commissario straordinario Silvana Melli, infatti, lo spostamento del macchinario sarebbe dettato “dall’urgente necessità di fare fronte al venir meno di uno dei due mammografi presenti presso il Centro di senologia, che ha causato il blocco delle prenotazioni per il controllo delle donne già operate di cancro al seno, condizionate, pertanto, ad effettuare il controllo in intramoenia”. Nell’ambito del dipartimento di diagnostica per immagini, l’unità operativa dell’Oncologico rappresenterebbe il Centro di eccellenza per la senologia dell’Asl, a cui si rivolge la gran parte delle donne residenti nei distretti della Provincia, e non solo, per effettuare prestazioni di I° livello (mammografia),di II°livello (ecografia, in caso di dubbio diagnostico) e III° (necessità di ulteriori approfondimenti): “Presso tale unità ospedaliera – spiega - è anche possibile sottoporsi a microbiopsia con Mammotome, che è lo strumento diagnostico alternativo alla biopsia chirurgica”. “Si può ben comprendere, dunque – chiarisce -, come non sia consentito lasciare l’Unità operativa di senologia con un solo mammografo funzionante, proprio per difendere il diritto alla salute di migliaia di donne che a questo centro si rivolgono per lo screening, per la diagnostica clinica e per i controlli di follow-up, per gli approfondimenti diagnostici richiesti dalle varie Radiologie delle nostra Asl e per le mammografie a donne già operate e portatrici di protesi mammaria”. Pertanto, in assenza di soluzioni alternative, considerazioni di politica sanitaria e di tutela del diritto alla salute delle donne, hanno indotto anche le associazioni facenti parte del tavolo tematico della senologia, in seno al Comitato consultivo misto, a decidere nella seduta del 13 gennaio 2016, il trasferimento del mammografo da Nardò a Lecce. “Da sottolineare – afferma Melli - che a Nardò da anni non vengono più effettuate mammografie e le donne vengono indirizzate presso il presidio ospedaliero di Copertino (distante 11Km) dove viene completato, se necessario, l’iter diagnostico anche con l’ecografia senologica”. “L’obiettivo della Direzione Generale – prosegue - è di affidare lo screening di I° livello esclusivamente agli ambiti distrettuali e quindi anche al distretto di Nardò riconoscendo pertanto la necessità che anche il distretto di Nardò torni in tempi brevi a disporre del mammografo utilizzando i fondi Fesr (Fondi Comunitari)”. In riferimento alle notizie apparse sulla stampa, il commissario precisa che il Servizio sanitario nazionale deve assicurare lo screening di I° livello secondo la tempistica dettata dall’Organizzazione mondiale della Sanità, e che sia opportuno che garantisca il controllo delle donne già operate di carcinoma al seno e di quelle con sintomatologia a rischio; di contro, ove non vi fosse questa possibilità nell’immediato o che una donna voglia effettuare il controllo con una tempistica ravvicinata rispetto a quella stabilita dall’O.m.s. può comunque fare riferimento anche ai Centri accreditati dell’Asl. Si precisa, nella nota, che le donne sintomatiche, bisognose di controlli urgenti, possono rivolgersi presso qualsiasi Centro di senologia della Asl e ricevere la prestazione entro 5 giorni. Si evidenzia che negli ultimi mesi molto è stato fatto a riguardo, infatti si è provveduto ad ottemperare a quanto previsto dalla DGR n. 479 del 18.3.2014 (Piano regionale per il Governo delle Liste d’attesa), che recita testualmente: “La donna sintomatica bisognosa di controlli a 6 mesi o sporadicamente ad 1 anno, per continuità assistenziale deve essere prenotata su ricetta rossa dallo specialista che l’ha presa in carico” Sono state poste le premesse per l’avvio immediato dei follow-up presso l’Oncologico. È stato avviato il Recall (pulizia delle liste) da parte del Cup senologico. È stata riorganizzata l’intramoenia, con la disponibilità di un numero telefonico (0832.335050) a cui i cittadini possono direttamente rivolgersi. Partirà a breve una nuova campagna di informazione sulla senologia rivolta ai Cittadini, curata dal Tavolo Tematico della Senologia, su “come, quando e dove fare prevenzione”. È finalmente entrata in funzione la risonanza magnetica per la senologia all’Oncologico. È iniziato un controllo ed una ricognizione sullo stato qualitativo e quantitativo delle strutture senologiche territoriali. “La centralità del cittadino – conclude la Melli -, in quanto titolare del diritto alla salute è il principio che ha ispirato e continua a ispirare l’attività di questa Direzione, avendo comunque la consapevolezza che ancora tanto rimane da fare per raggiungere gli obiettivi prefissati”.
Il commissario straordinario Asl Silvana Melli chiarisce: “Spostamento dettato dall’urgente necessità di sostituire uno dei due mammografi presenti al Centro di senologia, che ha causato il blocco delle prenotazioni per il controllo delle donne già operate di cancro al seno”. Ci sarebbe una situazione di emergenza alla base del previsto trasferimento del mammografo dal Distretto di Nardò all’Unità operativa di senologia dell’Oncologico di Lecce. Come chiarisce il commissario straordinario Silvana Melli, infatti, lo spostamento del macchinario sarebbe dettato “dall’urgente necessità di fare fronte al venir meno di uno dei due mammografi presenti presso il Centro di senologia, che ha causato il blocco delle prenotazioni per il controllo delle donne già operate di cancro al seno, condizionate, pertanto, ad effettuare il controllo in intramoenia”. Nell’ambito del dipartimento di diagnostica per immagini, l’unità operativa dell’Oncologico rappresenterebbe il Centro di eccellenza per la senologia dell’Asl, a cui si rivolge la gran parte delle donne residenti nei distretti della Provincia, e non solo, per effettuare prestazioni di I° livello (mammografia),di II°livello (ecografia, in caso di dubbio diagnostico) e III° (necessità di ulteriori approfondimenti): “Presso tale unità ospedaliera – spiega - è anche possibile sottoporsi a microbiopsia con Mammotome, che è lo strumento diagnostico alternativo alla biopsia chirurgica”. “Si può ben comprendere, dunque – chiarisce -, come non sia consentito lasciare l’Unità operativa di senologia con un solo mammografo funzionante, proprio per difendere il diritto alla salute di migliaia di donne che a questo centro si rivolgono per lo screening, per la diagnostica clinica e per i controlli di follow-up, per gli approfondimenti diagnostici richiesti dalle varie Radiologie delle nostra Asl e per le mammografie a donne già operate e portatrici di protesi mammaria”. Pertanto, in assenza di soluzioni alternative, considerazioni di politica sanitaria e di tutela del diritto alla salute delle donne, hanno indotto anche le associazioni facenti parte del tavolo tematico della senologia, in seno al Comitato consultivo misto, a decidere nella seduta del 13 gennaio 2016, il trasferimento del mammografo da Nardò a Lecce. “Da sottolineare – afferma Melli - che a Nardò da anni non vengono più effettuate mammografie e le donne vengono indirizzate presso il presidio ospedaliero di Copertino (distante 11Km) dove viene completato, se necessario, l’iter diagnostico anche con l’ecografia senologica”. “L’obiettivo della Direzione Generale – prosegue - è di affidare lo screening di I° livello esclusivamente agli ambiti distrettuali e quindi anche al distretto di Nardò riconoscendo pertanto la necessità che anche il distretto di Nardò torni in tempi brevi a disporre del mammografo utilizzando i fondi Fesr (Fondi Comunitari)”. In riferimento alle notizie apparse sulla stampa, il commissario precisa che il Servizio sanitario nazionale deve assicurare lo screening di I° livello secondo la tempistica dettata dall’Organizzazione mondiale della Sanità, e che sia opportuno che garantisca il controllo delle donne già operate di carcinoma al seno e di quelle con sintomatologia a rischio; di contro, ove non vi fosse questa possibilità nell’immediato o che una donna voglia effettuare il controllo con una tempistica ravvicinata rispetto a quella stabilita dall’O.m.s. può comunque fare riferimento anche ai Centri accreditati dell’Asl. Si precisa, nella nota, che le donne sintomatiche, bisognose di controlli urgenti, possono rivolgersi presso qualsiasi Centro di senologia della Asl e ricevere la prestazione entro 5 giorni. Si evidenzia che negli ultimi mesi molto è stato fatto a riguardo, infatti si è provveduto ad ottemperare a quanto previsto dalla DGR n. 479 del 18.3.2014 (Piano regionale per il Governo delle Liste d’attesa), che recita testualmente: “La donna sintomatica bisognosa di controlli a 6 mesi o sporadicamente ad 1 anno, per continuità assistenziale deve essere prenotata su ricetta rossa dallo specialista che l’ha presa in carico” Sono state poste le premesse per l’avvio immediato dei follow-up presso l’Oncologico. È stato avviato il Recall (pulizia delle liste) da parte del Cup senologico. È stata riorganizzata l’intramoenia, con la disponibilità di un numero telefonico (0832.335050) a cui i cittadini possono direttamente rivolgersi. Partirà a breve una nuova campagna di informazione sulla senologia rivolta ai Cittadini, curata dal Tavolo Tematico della Senologia, su “come, quando e dove fare prevenzione”. È finalmente entrata in funzione la risonanza magnetica per la senologia all’Oncologico. È iniziato un controllo ed una ricognizione sullo stato qualitativo e quantitativo delle strutture senologiche territoriali. “La centralità del cittadino – conclude la Melli -, in quanto titolare del diritto alla salute è il principio che ha ispirato e continua a ispirare l’attività di questa Direzione, avendo comunque la consapevolezza che ancora tanto rimane da fare per raggiungere gli obiettivi prefissati”.