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Emergenza Xylella, vivaismo viticolo ancora nel caos: ora è allarme disoccupazione

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Leccesette
Lunedì 28 settembre si terrà nel castello di Otranto un altro incontro pubblico sul tema, dopo le ultime evoluzioni. Cresce la preoccupazione nel settore: “Disputa tra Europa e Regione sta nuocendo a tutti noi”. Un incontro pubblico sul tema “Emergenza xylella fastidiosa: allarme disoccupazione nel vivaismo viticolo” si terrà lunedì Il 28 settembre, alle ore 17, presso la sala triangolare del castello aragonese di Otranto: l’appuntamento è organizzato dal Consorzio vivaisti viticoli pugliesi A.Vi.Vi.P. in collaborazione col Comune di Otranto, soprattutto alla luce delle ultime evoluzioni sulla questione. Molte, infatti, erano le aspettative riposte nel test di patogenicità, condotto dal Cnr e conclusosi a fine luglio, per dimostrare in Europa che il ceppo co.di.ro di Xylella fastidiosa non aveva nulla a che fare con le piante di vite, ed in effetti 12 mesi di continue prove e osservazioni i test hanno confutato ciò che sin dall’inizio era parso a tutti evidente. Il dossier, dunque, contenete le prove della totale estraneità della vite rispetto a questo patogeno è stato inviato a Bruxelles per l’esame dei dati scientifici e la presa d’atto dei risultati. Sembrava finalmente la soluzione attesa dai produttori, ma purtroppo non è ancora giunta la fine dell’incubo, poiché è in corso un durissimo braccio di ferro tra Bruxelles e Regione Puglia su come si sta affrontando l’emergenza xylella. Nella riunione del comitato, tenutasi il 17-18 settembre scorso, si è deciso di non prendere in esame il dossier vite del Cnr, inviato a fine agosto, ma di esaminarlo tra 60 giorni e secondo i vivaisti viticoli si tratterebbe di una “mera azione punitiva e ricattatoria nei confronti dell’inerzia regionale”. Per i produttori e l’ente comunale non è accettabile che il conto di questa disputa sia pagato da chi lavora nel settore.   Sul tema interviene anche il deputato Pd, Salvatore Capone, che chiede all’Europa di “stralciare la vite dal divieto di movimentazione” dando voce ai produttori idruntini e visto l’esito dei test di patogenicità di xylella condotti, con esito negativo, dall'Istituto per la Protezione sostenibile delle piante (IPSP) del Cnr e dal Dipartimento di Scienze del suolo, della pianta e degli alimenti (Di.S.S.P.A.) dell'Università degli Studi di Bari. “L’Europa – spiega - non ha ancora stralciato la vite dal divieto e a correre verso il disastro sono le decine di aziende eccellenti del territorio di Otranto”.  

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