Un incendio nella serata di ieri ha distrutto l’abitazione dell’uomo, finito in carcere con l’accusa di tentato omicidio per aver dato fuoco all’abitazione della sorella il 23 dicembre scorso. Sul posto, pompieri e agenti di polizia. Fuoco nella notte a Taurisano: con un raid incendiario, è stata data alla fiamme la casa di Tommaso Preite, 45enne del posto, ora in carcere, per aver dato fuoco lo scorso 23 dicembre all’abitazione della sorella, in via Vittorio Emanuele III, per questioni di eredità e con l’aiuto di un complice, Sergio Caputo, 50enne di Matino. Le fiamme, ieri sera, sarebbero divampate poco prima delle 21: sul posto, sono stati fatti intervenire i vigili del fuoco del distaccamento di Tricase, che hanno spento le fiamme e rimesso in sicurezza l’area. Ma il loro lavoro non ha evitato che il rogo distruggesse tutto, dai mobili alle suppellettili interne. Sul luogo dell’accaduto, non sarebbero state trovate tracce di liquido infiammabile, ma l’ipotesi dell’incendio doloso resta forte, visto che già nella notte tra il 30 e il 31 dicembre scorso qualcuno aveva tentato di dare fuoco all’abitazione di Preite. Poco dopo sono sopraggiunti anche gli agenti di polizia del commissariato locale per un sopralluogo e i rilievi del caso. Indagini in corso.
Un incendio nella serata di ieri ha distrutto l’abitazione dell’uomo, finito in carcere con l’accusa di tentato omicidio per aver dato fuoco all’abitazione della sorella il 23 dicembre scorso. Sul posto, pompieri e agenti di polizia. Fuoco nella notte a Taurisano: con un raid incendiario, è stata data alla fiamme la casa di Tommaso Preite, 45enne del posto, ora in carcere, per aver dato fuoco lo scorso 23 dicembre all’abitazione della sorella, in via Vittorio Emanuele III, per questioni di eredità e con l’aiuto di un complice, Sergio Caputo, 50enne di Matino. Le fiamme, ieri sera, sarebbero divampate poco prima delle 21: sul posto, sono stati fatti intervenire i vigili del fuoco del distaccamento di Tricase, che hanno spento le fiamme e rimesso in sicurezza l’area. Ma il loro lavoro non ha evitato che il rogo distruggesse tutto, dai mobili alle suppellettili interne. Sul luogo dell’accaduto, non sarebbero state trovate tracce di liquido infiammabile, ma l’ipotesi dell’incendio doloso resta forte, visto che già nella notte tra il 30 e il 31 dicembre scorso qualcuno aveva tentato di dare fuoco all’abitazione di Preite. Poco dopo sono sopraggiunti anche gli agenti di polizia del commissariato locale per un sopralluogo e i rilievi del caso. Indagini in corso.