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Controlli serrati dei carabinieri, oltre un quintale di botti sequestrati

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Leccesette
Massima attenzione delle forze dell'ordine per l'ultimo dell'anno contro il commercio e la detenzione abusiva di fuochi pirotecnici.  Oltre un quintale di fuochi pirotecnici sequestrati e due persone denunciate: è il bilancio dei controlli serrati portati avanti nella giornata di ieri dai carabinieri della Compagnia di Lecce.   Le violazioni di natura penale contestate vanno dalla mancanza della denuncia di detenzione di materiale pirotecnico oltre determinate quantità (art. 38  Tulps) alla mancanza della licenza di P.S. per il trasporto di materiale pirotecnico oltre determinate quantità (Art. 97 Reg. Att. Tulps), dalla mancanza del registro delle operazioni giornaliere previsto dall’art. 55 Tulps alla vendita non consentita di materiale pirotecnico in assenza di licenza del Prefetto (art. 678 c.p. in relazione all’art. 47 Tulps) Tutto questo anche come conseguenza dell’entrata in vigore, il 13 agosto 2015, del D.Lgs. 123 del 2015, con cui il legislatore ha imposto norme più stringenti sui fuochi pirotecnici, che già in fase di fabbricazione e vendita richiedono obbligatoriamente precise indicazioni sulle etichette Anche la parte sanzionatoria relativa alla commercializzazione ed alla detenzione del materiale pirotecnico è diventata più afflittiva:  chiunque venda fuochi artificiali o altri prodotti pirotecnici della categoria F1 a minori di anni quattordici è punito con l’arresto da tre mesi ad un anno e con l’ammenda da 2.000 euro a 20mila euro; chiunque venda o comunque consegni fuochi d’artificio della categoria F2 a minori di anni diciotto, è punito con l’arresto da sei mesi a due anni e con l’ammenda da 20mila euro a 200mila euro; chiunque venda o comunque consegni fuochi d’artificio della categoria F3 in violazione degli obblighi di identificazione e di registrazione, a persone sprovviste della licenza di porto d’armi, è punito con l’arresto da sei mesi a due anni e con l’ammenda da 20mila euro a 200mila  euro, chiunque venda o comunque consegni fuochi d’artificio della categoria F4 e articoli pirotecnici professionali a persone prive dell'abilitazione di “fuochino” e in violazione degli obblighi di identificazione e di registrazione previsti o delle prescrizioni di cui alle licenze di polizia, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 30mila euro a 300mila euro. Nei casi più gravi di detenzione o vendita di prodotti esplodenti non riconosciuti e classificati o privi della marcatura “CE” (cd. “botti” artigianali) e di detenzione o vendita di grande quantità in concentrazione pericolosa di artifizi pirotecnici, è previsto addirittura l’arresto in flagranza dei responsabili, con pene che vanno, a seconda dei casi, da 1 a 12 anni di reclusione e multe fino a 50mila euro. I controlli dei Carabinieri continueranno in maniera serrata sia presso gli esercizi commerciali che presso i venditori ambulanti, proseguendo anche per tutti i giorni a seguire fino al termine delle festività.

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