
Il decesso è avvenuto ieri in una masseria che sorge nelle campagne di Neviano: il giovane sembrava morto per un infarto, ma i sintomi hanno generato dubbi, che saranno fugati con l’esame sulla salma. Sarà l’autopsia a stabilire le cause della prematura morte di Shahid Khan, un giovane pachistano di soli 27anni, deceduto nel pomeriggio di ieri in una masseria che sorge nelle campagne di Neviano, dove risiedeva in base al progetto Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) del ministero dell'Interno, che prevede contributi per enti locali impegnati in piani di accoglienza per stranieri fuggiti per motivi gravi dalle proprie nazioni di origine. I medici erano stati chiamati a soccorrere il giovane per un presunto infarto, ma sembra che i sintomi emersi e quelli descritti dagli altri ospiti della struttura (gestita dall’associazione Integra onlus), possano far pensare a una forma di meningite. Così l’ufficio d’igiene dell’Asl di Galatina ha deciso di vederci chiaro e di fugare ogni sospetto. Ieri il vano tentativo di soccorso, con personale del 118 e la guardia medica. I sanitari, al loro arrivo, hanno potuto solo constatare l’avvenuto decesso, informando del caso anche i carabinieri della Compagnia di Gallipoli. La salma del giovane è stata trasferita presso la camera mortuaria dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce.