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Ore convulse dopo l’inferno consumatosi ieri sera in più zone della capitale di Francia: diversi i salentini, che si trovano a Parigi, alcuni dei quali hanno raccontato la propria sulla situazione. Sono ore convulse e piene di angoscia quelle immediatamente successive all’inferno consumatosi ieri sera, a Parigi, con una serie di attacchi terroristici coordinati in più zone della capitale francese e con quello che il presidente della Repubblica transalpina Francois Hollande ha definito “un’aggressione, un atto di guerra contro la Francia”. Gli attentati, rivendicati dall’Isis poche ore fa, 128 morti accertati, hanno riportato all’ordine del giorno la discussione sul terrorismo, dopo che solo a gennaio, nella stessa Francia, si era consumata la tragedia nella redazione del giornale satirico Charlie Hebdo. Sono diversi i salentini che vivono a Parigi e che, in modo involontario, sono entrati dentro questa tragedia. Anna Caputo (Arci), che in questi giorni si trova proprio nella capitale francese, contattata telefonicamente mentre si trovava nel quartiere del teatro colpito nell’attentato di ieri sera, ha raccontato di una città “presidiata”: “In giro – ha spiegato - poca gente, ma c’è qualcuno, mentre musei e teatri sono chiusi. Aperti alcuni negozi e ristoranti. Sui volti di tutti è percepibile una grande tristezza”. Un altro salentino, residente a Milano per ragioni di lavoro, ha raccontato di essere stato fermo tutta la notte in aeroporto e che solo questa mattina è riuscito a riprendere la via per l’Italia. Altri, che vivono da anni in Francia, rivelano come “la città sembra voler cercare una normalità ma è complicato”. Danilo Lupo, giornalista salentino de La Gabbia, ha raccontato attraverso i social di come all'aeroporto di Parigi siano scattate misure di sicurezza imponenti: “Controlli dei documenti anche ai cittadini comunitari appena atterrati, lunghissime file ai varchi per uscire. Schengen è di fatto sospesa, il sogno di un'Europa senza frontiere (interne) è interrotto. Chi ha colpito ieri raccoglie la sua prima vittoria”. Anche attraverso i social alcuni salentini che vivono a Parigi hanno fornito informazioni e testimonianze su quanto sta accadendo in Francia: lo stesso facebook ha creato un’applicazione per fornire rassicurazioni sul proprio stato di salute. Nelle scuole leccesi, intanto rispettato un minuto di silenzio per ricordare le vittime.
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Ore convulse dopo l’inferno consumatosi ieri sera in più zone della capitale di Francia: diversi i salentini, che si trovano a Parigi, alcuni dei quali hanno raccontato la propria sulla situazione. Sono ore convulse e piene di angoscia quelle immediatamente successive all’inferno consumatosi ieri sera, a Parigi, con una serie di attacchi terroristici coordinati in più zone della capitale francese e con quello che il presidente della Repubblica transalpina Francois Hollande ha definito “un’aggressione, un atto di guerra contro la Francia”. Gli attentati, rivendicati dall’Isis poche ore fa, 128 morti accertati, hanno riportato all’ordine del giorno la discussione sul terrorismo, dopo che solo a gennaio, nella stessa Francia, si era consumata la tragedia nella redazione del giornale satirico Charlie Hebdo. Sono diversi i salentini che vivono a Parigi e che, in modo involontario, sono entrati dentro questa tragedia. Anna Caputo (Arci), che in questi giorni si trova proprio nella capitale francese, contattata telefonicamente mentre si trovava nel quartiere del teatro colpito nell’attentato di ieri sera, ha raccontato di una città “presidiata”: “In giro – ha spiegato - poca gente, ma c’è qualcuno, mentre musei e teatri sono chiusi. Aperti alcuni negozi e ristoranti. Sui volti di tutti è percepibile una grande tristezza”. Un altro salentino, residente a Milano per ragioni di lavoro, ha raccontato di essere stato fermo tutta la notte in aeroporto e che solo questa mattina è riuscito a riprendere la via per l’Italia. Altri, che vivono da anni in Francia, rivelano come “la città sembra voler cercare una normalità ma è complicato”. Danilo Lupo, giornalista salentino de La Gabbia, ha raccontato attraverso i social di come all'aeroporto di Parigi siano scattate misure di sicurezza imponenti: “Controlli dei documenti anche ai cittadini comunitari appena atterrati, lunghissime file ai varchi per uscire. Schengen è di fatto sospesa, il sogno di un'Europa senza frontiere (interne) è interrotto. Chi ha colpito ieri raccoglie la sua prima vittoria”. Anche attraverso i social alcuni salentini che vivono a Parigi hanno fornito informazioni e testimonianze su quanto sta accadendo in Francia: lo stesso facebook ha creato un’applicazione per fornire rassicurazioni sul proprio stato di salute. Nelle scuole leccesi, intanto rispettato un minuto di silenzio per ricordare le vittime.