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Tassa di soggiorno, introiti aumentano di dieci punti percentuali. Restano alcune criticità

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Leccesette
L’assessore al bilancio, Attilio Monosi, ha fatto il punto su gli introiti della tassa e ribadisce: “Non è un balzello”. Col ricavato verranno finanziati corsi formativi per operatori turistici. Rotundo: “Si finanzi l’apertura delle chiese”. Dieci punti percentuali in più: a tanto arrivano gli introiti 2015 della tassa di soggiorno a Lecce rispetto ai primi tre trimestri dello stesso periodo nel 2014 per un totale di 446mila euro circa. A fornire i numeri è stato in conferenza stampa l’assessore al Bilancio, Attilio Monosi, che ha anche sottolineato come quei soldi finanzieranno i primi corsi di formazione per gli operatori turistici. “Il turismo – ha spiegato Minosi - rappresenta il settore trainante dell'economia cittadina. Per questo abbiamo deciso di avviare alcune iniziative a supporto del settore grazie al danaro raccolto  dall'imposta di soggiorno. Che, ricordiamo, non è un balzello, ma un'occasione per l'intero territorio comunale”. A questo proposito il Comune di Lecce -  d'intesa con Confcommercio e Confesercenti - ha proposto due corsi di formazione da destinare a 18 titolari e/o dipendenti delle strutture turistico ricettive della città: il corso di web marketing & social media management e un corso d'inglese per il turismo, riservato ad altrettanti operatori del settore. L'obiettivo è quello di  innalzare i livelli qualitativi di accoglienza delle strutture turistico-ricettive del Comune di Lecce. “Quanto all'imposta di soggiorno – sottolinea l'assessore Attilio Monosi - è necessario rimarcare il fatto che l'imposta dichiarata è superiore ai versamenti effettuati. Ciò significa che se da un lato molti imprenditori debbono ancora provvedere al pagamento del dovuto, è altrettanto vero che prevale un maggiore senso di responsabilità rispetto al recente passato, visto che cresce il numero degli operatori che hanno deciso di autodenunciarsi”. Resta, dunque, il problema della difficoltà di riscossione dell’imposta. Ad ogni buon conto l'amministrazione comunale si dice pronta ad intensificare i controlli per recuperare le somme dovute applicando le sanzioni previste per legge.   Antonio Rotundo, presidente della commissione controllo di Palazzo Carafa, in una nota sul tema chiede che la tassa sia utilizzata per finanziare la fruizione delle chiese e dei beni culturali di Lecce: “La legge è chiara – dichiara -, secondo il decreto legge 23/2011 il gettito dell'imposta di soggiorno non può essere stornato per altre finalità, deve  necessariamente ‘essere destinato a finanziare interventi in materia di turismo, manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali e dei relativi servizi pubblici locali’ e credo che per una città d'arte come la nostra l'apertura delle chiese per la loro fruizione a cittadini, turisti e villeggianti sia una oggettiva priorità, a cui non possiamo derogare”. “Per questo – aggiunge Rotundo - mi permetto di suggerire la necessità di utilizzare parte dei proventi dell'imposta per un  progetto che sostenga finanziariamente le spese di apertura, manutenzione e guardiania delle nostre tante belle chiese del centro storico e lo faccia per tutto l'anno. Più in generale, ritengo che spetti al consiglio comunale dare un indirizzo chiaro e puntuale sulla destinazione delle risorse, e per queste ragioni mi farò promotore di una apposita mozione in tal senso, affinché si abbia una discussione nella massima assemblea elettiva”.

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