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"Te ulia e te ojio", inno per gli ulivi di Enza Pagliara. Ad Expo incontro sulle cure alternative

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Leccesette
In un convegno si parlerà del fertilizzante Dentamet sperimentato su un centinaio di ulivi salentini attaccati da Xylella. Ad Expo presentato anche il brano che sostiene il fronte del No alle eradicazioni Martedì prossimo ad Expo si parlerà dell’emergenza Xylella. In programma alla Cascina Merlata saranno presentati i primi risultati dell’utilizzo del fertilizzante Dentamet sugli ulivi salentini. Si tratta di una sperimentazione iniziata la scorsa primavera su circa un centinaio di piante dislocate in punti diversi della provincia che continuerà anche nei prossimi mesi. Dalle prime analisi sembra che il composto di origine biologica prodotto dalla ditta Diagro di Caravaggio (Bg), stia dando dei buoni risultati anche se per dimostrare l’efficacia è necessario proseguire le sperimentazioni per almeno due anni.  Dentamet è un fertilizzante che la Diagro ha sviluppato in collaborazione con una società israeliana e che proprio in Israele è stato brevettato e utilizzato con successo per le batteriosi del nocciolo e del kiwi e per la rogna dell’ulivo. I risultati della sperimentazione di quest’anno saranno illustrati dal direttore del Crea (Centro di ricerca per la frutticoltura) di Caserta, il professore Marco Scortichini che già nel settembre scorso, durante un convegno a Leverano, aveva parlato degli effetti del fertilizzante sugli ulivi salentini malati. Di prospettive scientifiche per debellare il batterio si parlerà anche in un altro appuntamento scientifico, questa volta a Bruxelles, che si terrà il 12 e il 13 novembre. Lo scopo è di “garantire una rappresentazione bilanciata dei vari campi di sperimentazione scientifica, dei sistemi agricoli e della distribuzione geografica”. Intanto la cantante salentina Enza Pagliara ha scelto di presentare ad Expo, durante la tappa della Notte della Taranta, la canzone “Tu ulia e te ojio”. Il brano, che riprende la melodia di O pillo pillo pì,  canto di lavoro degli anni Settanta, è un inno agli ulivi contro il piano di eradicazione. Un canto amaro ma che incita alla resistenza, eseguito insieme al Coro de la Regina Paza: “Bisogna pur lottare, ma per la libertà”.

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