Un servizio di controllo da parte degli agenti della Questura di Lecce ha consentito di ritrovare e sequestrare 210 piantine e droga in un'abitazione di campagna in una traversa di via Adriatica. Una “minifabbrica” provvista di tutto l’occorrente per coltivare e confezionare le dosi di marijuana è stata scoperta dagli agenti del Reparto Prevenzione Crimine della Questura di Lecce in un’abitazione di campagna in via Labriola, traversa di via Adriatica. Alla piantagione illegale gli agenti sono arrivati seguendo i movimenti di Oronzo Guido e Gabriele Metrangolo, di 38 e 29 anni, entrambi leccesi. I due sono stati notati dagli agenti mentre sostavano con fare sospetto nei pressi del cancello dell’abitazione e si sono avvicinati per identificarli. Agli agenti Guido e Metrangolo, rispettivamente zio e nipote, hanno riferito di essere a caccia di lumache ma la loro spiegazione non ha convinto per nulla i poliziotti che hanno avviato delle verifiche sull’abitazione e nelle zone circostanti. Il sopralluogo ha confermato i sospetti: la casa era stata trasformata in un laboratorio per la produzione di droga. Al suo interno sono state ritrovate due stanze trasformate in serre con 210 piante di marijuana, lampade alogene a timer, impianti di aerazione, tubi per l’irrigazione e tutto l’occorrente per essiccare le foglie e imbustare le dosi. Alcune – del peso complessivo di 500 grammi circa- erano già pronte per essere commercializzate. Piante e droga sono state sequestrate e i due sono stati arrestati e accompagnati in carcere. Guido e Metrangolo dovranno rispondere anche di furto di energia elettrica: i tecnici del servizio elettrico hanno verificato che per alimentare la serra l’abitazione era stata allacciata abusivamente all’impianto di illuminazione pubblica.