
I militari cercano di approfondire la vicenda accaduta domenica scorsa a Maglie. Sono i carabinieri della Compagnia di Maglie ad aver avviato le indagini sul grave episodio di bullismo accaduto a Maglie, domenica scorsa. Era stata la madre a denunciare l’episodio accaduto al figlio, circondato da altri coetanei in Piazza Tamborino, colpito con pugni e una bomboletta spray, nell’indifferenza degli adulti. Il bambino era ritornato a casa con il volto pieno di lividi e qualche escoriazione. Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco Ernesto Toma: “Da sindaco e da genitore non posso che rimanere profondamente colpito e addolorato di fronte a fatti così gravi, ancora più preoccupanti, perché coinvolgono minori. Al bambino ed alla sua famiglia va tutta la mia solidarietà più sincera. In questo momento sono in corso le indagini dei carabinieri che intendono fare luce sulle dinamiche di quanto accaduto, ma da parte mia non posso che deprecare chi usa la violenza come metodo”. Il sindaco aggiunge che l’amministrazione comunale da sempre sostiene le scuole in percorsi d’integrazione e solidarietà e dunque, notizie come queste fanno ancor più male: “A Maglie c’è una comunità che detiene il primato quanto a servizi educativi ed istruzione e sui banchi di scuola ha sempre cercato di trasmettere il valore del rispetto e della solidarietà reciproca. Il triste episodio mi spinge a rivolgere un appello, ai genitori, agli insegnanti e alle istituzioni scolastiche a tenere sempre alta la guardia verso i fenomeni di bullismo, a denunciare e a chiedere aiuto. La violenza la si combatte con l’educazione delle vittime e dei carnefici e con la consapevolezza. Il silenzio e la paura non aiutano a prevenire e sconfiggere il fenomeno. L’auspicio è che si possa lavorare tutti insieme, in una sinergia interistituzionale, per far crescere una futura generazione che sia più solidale nei confronti dei più deboli e che valorizzi le differenze e non ne abbia paura”. Stigmatizzazione di quanto accaduto anche da parte del capogruppo consiliare Pd, Mario Andreano: “È il momento di stringerci tutti attorno alla famiglia di questo ragazzo esprimendo una solidarietà completa. Si tratta di un brutto episodio di violenza gratuita, ma deve farci riflettere sul ruolo delle istituzioni, delle famiglie e dei semplici cittadini, tutti appartenenti alla stessa comunità. È accaduto e dobbiamo lavorare affinché non succeda più, attraverso la forte sensibilizzazione di tutti quanti”.