
Carmen Consoli, maestra concertatrice dell’edizione 2016, si presenta a Melpignano. Sarà un’edizione tutta al femminile e nel solco della tradizione. Carmen Consoli, maestra concertatrice dell’edizione 2016 de La Notte della Taranta, a Melpignano presenta la sua idea di concertone. Spazzati in un colpo tutti i rumors sui superospiti stranieri – “Verrà chi accetterà di immergersi emotivamente nello spirito de La Notte della Taranta” – la cantantessa “superterrona”, come ama definirsi, riporta al centro ciò che per lei è importante: il rispetto della tradizione. Non sarà dunque un’edizione nel segno della sperimentazione, ma invece della valorizzazione del significato profondo della tradizione della taranta. Una musica moderna, come ha tenuto a ribadire, che non ha bisogno di essere stravolta. Dimostrazione ne sia la grande partecipazione del pubblico dei più giovani. Lei, con alle spalle un lavoro di ricerca sulla musica tradizionale siciliana, prosegue il suo percorso artistico tornando nel Salento, terra che già conosce e di cui ha apprezzato le antiche sonorità. “Sono una fan della Taranta” ha detto infatti, per sottolineare come non sia un’esperta dell’ultim’ora. Un concertone che avrà come fil rouge l’emotività dei partecipanti, la valorizzazione del femminile e il potere rivoluzionario e non violento della musica. Carmen Consoli, accompagnata da Daniele Durante, da alcuni musicisti dell’orchestra, dal presidente della Fondazione Massimo Manera e dal sindaco di Melpignano Ivan Stomeo, hanno così aperto ufficialmente i lavori dell’edizione 2016 de La Notte della Taranta. Nel video: Carmen Consoli ascolta "L'acqua della funtana"