
Il consigliere regionale del M5S sostiene la candidatura dell’ingegnere nella corsa alle prossime elezioni di Nardò: “Cittadini hanno la possibilità di uscire dall’immobilismo delle gestioni Vaglio-Risi”. Polemiche Udc-centrosinistra sul caso Maglio. Un’occasione per uscire da vent’anni di “immobilismo” delle gestioni firmate Vaglio-Risi: è questa per Cristian Casili, portavoce in Regione del M5s, l’opportunità fornita dalla candidatura dell’ingegnere Massimo De Marco come capolista dei grillini alle prossime amministrative di Nardò: “È l’unica alternativa – precisa- contro la politica fallimentare degli ultimi venti anni”. “Con la sua professionalità – prosegue -, la sua credibilità, la ferma intenzione di badare in via esclusiva agli interessi dei neretini che sarebbero tutelati in concreto da un'amministrazione espressione di una sola lista, di un solo Movimento libero da una marea di accordi al ribasso che, in fase di governo, frenano o paralizzano ogni azione di cambiamento profondo. La nostra unica alleanza è quella con i cittadini neretini che hanno la possibilità di uscire dalla crisi e dell'immobilismo delle ultime amministrazioni Vaglio-Risi”. Per Casili, la mancata messa in sicurezza di Castellino, la chiusura dell'ospedale, il rincaro spaventoso delle tasse che hanno aggravato la posizione di imprese e attività locali, l'assenza di politiche per il lavoro e i giovani, di strutture sportive e di un parco cittadino, le strade colabrodo, la pessima gestione o la mancata attrazione di fondi comunitari e regionali sarebbero i resti delle amministrazioni precedenti e del “fallimento di una classe politica che si ricicla da vent'anni”. Intanto, tra Udc e centrosinistra neretino prosegue la polemica, dopo i fatti legati all’esclusione della lista di Flavio Maglio dalla competizione elettorale e sul cui destino pende il giudizio del Tar, chiamato a esprimersi a breve. Il coordinatore regionale dei centristi, Salvatore Ruggeri, aveva nelle scorse accusato il sindaco uscente Risi di essere la causa della crisi del partito sul territorio. Accusa che non piace al consigliere provinciale di Salento Bene Comune, Giovanni Siciliano, che invita Ruggeri ad assumersi le proprie responsabilità: “Per quanto mi riguarda, sia lui sia altri soggetti che a quanto sembra tentano di fare sollecitazioni al sindaco per favorire un loro rientro all’ovile, avrebbero fatto meglio a pensare alle conseguenze prima di abbandonare la maggioranza dopo oltre quattro anni di presenza in giunta, sparando contro il sindaco e la coalizione. Chi ha colpa del suo male pianga se stesso”.