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Ss 275, pubblicate le motivazioni della sentenza. Ora la palla torna ad Anas

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Leccesette

Con la pubblicazione della sentenza del Consiglio di Stato, ennesima evoluzione di una vicenda lunga quarant’anni. È stata pubblicata la sentenza del Consiglio di Stato sulla strada statale 275, con la quale a dicembre è stato accolto il ricorso del raggruppamento Matarrese-Coedisal contro il Consorzio Cooperative e Costruzioni Igeco. Con la pubblicazione della sentenza, il Consiglio di Stato, riformando parzialmente la decisione del Tar Lecce, ha affermato il principio di diritto secondo cui la stazione appaltante, Anas, può esercitare il potere di autotutela anche nelle gare riguardanti opere di interesse strategico nazionale per le quali è precluso al Giudice amministrativo l’annullamento del contratto medio tempore stipulato. Ed era questo quanto verificatosi, con la sottolineatura di “macroscopiche illegittimità” commesse dalla Commissione di gara dell’Anas ai danni della Matarrese-Palumbo, quando aveva stipulato il contratto con l’impresa dichiarata illegittimamente aggiudicataria e cioè la CCC-Igeco. Peraltro lo stesso Consiglio di Stato aveva affermato, in quella sentenza, che la stazione appaltante poteva esercitare l’autotutela proprio in presenza delle accertate macroscopiche illegittimità. In attesa di ciò il Giudice amministrativo aveva liquidato in favore dell’Ati un risarcimento pari a circa 10 milioni di euro. Nonostante ciò, dopo l’adozione da parte di Anas del provvedimento di autotutela, era stato proposto un nuovo ricorso dalla CCC-Igeco che contestava il potere dell’Anas. Il ribaltamento della sentenza da parte del Giudice di appello ha lasciato in piedi il tema della congruità della motivazione con cui l’Anas ha esercitato l’autotutela. L’avvocato Quinto, che ha difeso vittoriosamente il Raggruppamento Matarrese-Coedisal, ma in precedenza anche la Provincia di Lecce ed il consorzio Asi nei vari segmenti processuali (si contano allo stato 26 ricorsi in ogni grado di giurisdizione), nell’esprimere profonda soddisfazione sia sotto il profilo professionale ma anche come cittadino del Salento per il positivo risultato conseguito, non si esime però dal sottolineare il tempo inutilmente perso, determinato dalle accertate “macroscopiche illegittimità” commesse dalla Commissione di gara dell’Anas, che hanno ritardato la cantierizzazione dell’opera. “È troppo presto – spiega il legale - per ritenere definitivamente archiviata la vicenda della 275 in considerazione dei grandi interessi economici e non, che si frappongono alla realizzazione di un’opera strategica di interesse nazionale tanto attesa dalle popolazioni del Sud Salento”. Ora la palla torna ad Anas, che dovrà decidere il da farsi e operare in tempi rapidi per sbloccare l’opera.    

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