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Si fingevano carabinieri dei Nas per estorcere denaro, in manette coppia di Casarano

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Leccesette
La coppia di truffatori prendeva di mira acquirenti di capi di bestiame e proponeva di pagare somme di denaro per evitare controlli e verbali.   Si fingevano carabinieri dei Nas per estorcere denaro ad ignari clienti di capi di bestiame. A finire in manette i due coniugi di Casarano, Caterina e Luigi Bevilacqua di 37 e 40 anni. I due costringevano le vittime, soprattutto anziani commercianti di animali, a consegnare importanti somme di denaro per paura di subire controlli dei Nas, in particolare sanzioni amministrative di svariate decine di migliaia di euro. Gli episodi accertati dai carabinieri delle Compagnie di Tricase e Casarano insieme con i Nas sono in tutto cinque ma altri casi simili sono tuttora al vaglio degli investigatori. I comuni interessati sono Calimera, Poggiardo, Tricase, Melissano e Diso. I fatti loro contestati dal Gip Cinzia Vergine risalgono tra lo scorso dicembre e il mese di aprile. Il modus operandi scelto dalla coppia era sempre lo stesso: la moglie, fingendosi una dottoressa dei Nas, contattava le vittime – titolari di stalle che avevavo acquistato cavalli e altri capi di bestiame dal marito o e della cui attività conosceva molti dettagli -  sostenendo l’esistenza di verbali di contravvenzione a loro carico provenienti da autorità pubbliche e riguardanti sanzioni relative a presunte irregolarità nella compravendita. Per evitare le multe proponeva un “accomodamento” in denaro da versare nell'immediato. In tutti i casi le richieste si ripetevano a distanza di ore o di giorni: con la scusa che il pagamento non era stato accettato la donna ritornava a chiedere ulteriori somme di denaro minacciando controlli e pesanti sanzioni. Ai commercianti, intimoriti dalle telefonate insistenti e dai faccia a faccia con i sedicenti carabinieri, sono state estorte numerose somme di denaro e quando chiedevano riscontro su carta delle paventate multe che avrebbero evitato, i truffatori sparivano nel nulla. le multe paventate andavano da un minimo di 1500 ad un massimo di 16mila euro mentre le vittime consegnavano via via somme crescenti che variavano da 300 a 800 euro a transazione. Secondo i carabinieri la coppia di truffatori ha estorto in tutto circa 10mila euro.   In due casi le vittime si sono insospettite e hanno raccontato tutto ai carabinieri dando il via alle indagini.  Le indagini, coordinate dal sost. Proc. dott. Giovanni Gagliotta della Procura salentina, hanno permesso di raccogliere numerose testimonianze di persone presenti agli episodi estorsivi, nonché all’individuazione fotografica della coppia e dell’auto utilizzata. Infine l’analisi dei tabulati telefonici e dei vaglia postali effettuati dalle vittime hanno chiuso il cerchio probatorio che ha portato poi all’emissione della misura cautelare.  Nella mattinata di oggi  durante le perquisizioni domiciliari i militari operanti rinvenivano e sottoponevano a sequestro alcune copie di pagamenti mediante bollettino postale intestati falsamente a “NAS di Lecce – Nucleo Operativo”. Inoltre i Carabinieri del NAS hanno trovato due “passaporti” di equini risultati venduti in assenza delle prescritte comunicazioni all’autorità sanitaria per cui venivano elevante sanzioni amministrative pari a 1200 euro.  Al vaglio degli investigatori vi sono anche altri episodi in cui non si esclude il coinvolgimento dei due, dei quali alcuni segnalati durante gli incontri organizzati dall’Arma dei Carabinieri in tutta la provincia proprio sulla tematica dei reati compiti dai sedicenti Carabinieri. Esperite le formalità di rito gli arrestati sono stati tradotti presso la casa circondariale di Lecce.

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