
Un successo avrebbe garantito al Nardò di guardare all’ultimo turno con la speranza di poter competere ancora per il primo posto. Ma con il condizionale non si fa la storia: ilManfredonia viola la situazione di imbattibilità del “Giovanni Paolo II” portando a casa tre punti, alla vigilia insperati, che hanno il sapore della salvezza matematica. In una domenica nerissima per i padroni di casa, il gol della condanna arriva dall’ex Bozzi. A proposito di ex, nel 5-3-2 scelto da Vadacca in campo ci sono anche Fabio Romeo, neretino doc, e Vergori, oltre al portiere 46enne Della Torre, in panchina per emergenza, che ha salutato con calore ricambiato quello che negli anni ’90 fu il suo pubblico. Ragno opta invece per il 4-2-4: Vicedomini si accomoda in panchina, in mezzo al campo con Oretti c’è Rescio. Mentre dagli spalti i tifosi incoraggiano i granata, sul terreno reso viscido e pesante dalle abbondanti piogge è il Manfredonia a crearsi le occasioni maggiormente pericolose: al 13′, sugli sviluppi di un corner, sponda di Colombaretti per l’accorrente F. Romeo che da due passi spedisce alle stelle una ghiotta opportunità. Al 18′, poi, il suggerimento di La Porta è per Bozzi che dal limite, con un destro al volo, non inquadra di un soffio lo specchio. Il Nardò corre e si lancia in avanti con ardore, ma di reali occasioni da rete neanche l’ombra. Quindi il Toro ci prova dalla distanza e, dopo alcune sortite senza effetto, intorno alla mezz’ora,Lanzolla fa esplodere un destro dai 35 metri che coglie in pieno l’incrocio dei pali a Tucci impietrito. Al 38′ ancora ospiti pericolosi: l’asse La Porta-Bozzi funziona e consente al classe ’87 ex Lecce di concludere pericolosamente a rete cogliendo la base esterna del palo. Il primo tempo va in archivio a reti bianche. Nella ripresa Ragno prova a scuotere i suoi con l’inserimento di Malcore accanto ad unA. Romeo che si danna e che risulta essere tra i migliori in campo, utile anche nelle sponde, come al 14′, quando pesca in area lo stesso classe ’93 neo entrato, che spara altissimo da pochi metri. Al 21′ quindi, in una fase di stanca del match, sugli sviluppi di un calcio d’angolo Bozzi svetta in area indisturbato siglando di testa la rete dello 0-1. Il Nardò accusa il colpo e l’unico spunto da segnalare sul taccuino è l’infortunio occorso all’assistente arbitrale, il sig. Naccari, che dopo cinque minuti di gioco fermo costringe alla disputa del resto della contesa con due dirigenti accompagnatori nelle vesti di guardalinee. Il Manfredonia resta in dieci uomini per l’espulsione per doppia ammonizione di Iuculano, intanto in campo fa il suo ingresso anche Vicedomini, che si fa notare nell’unica emozione che il match riesce a regalare, un calcio di punizione a un minuto dal termine che spiove sulla testa di Malcore prima di terminare la sua corsa sopra la traversa. Gli otto minuti di recupero servono a poco: il Manfredonia porta a casa l’intera posta in palio, per i dauni è laprima vittoria della storia nella tana del Toro. I sogni del Nardò si frantumano: il primo posto è matematicamente sfumato. Si complica anche la corsa ad un buon piazzamento playoff, che allo stato attuale delle cose vedrebbe i granata in quarta posizione, scavalcati in graduatoria dal Taranto e ancora a pari punti (ma con una classifica avulsa negli scontri diretti peggiore) con il Francavilla in Sinni. La prossima trasferta di Fondi, valevole per l’ultimo turno di regular season, sancirà i verdetti. Uno, però, è già emerso oggi: con questo spirito il Nardò farà ben poca strada. Fonte: SalentoSport.net