
La stagione di Eccellenza viene decisa nell’ultima partita che contrappone la squadra di mister Salvadore a quella brindisina in un replay rispetto alla sfida disputata domenica scorsa e finita in pari. Una stagione intera in una partita sola. È quanto si giocheranno, domenica prossima, Otranto e Mesagne, nel match di spareggio per non retrocedere in Promozione. In virtù del miglior piazzamento al termine della stagione regolare, si giocherà in casa dell’Otranto, che, quindi, avrà, anche, a disposizione, due risultati su tre. Le due squadre si affronteranno per la seconda volta nel giro di una settimana. Scherzi di un calendario che le ha messe di fronte proprio nell’ultima giornata del torneo. È finita 1-1, ma i brindisini hanno sfiorato il colpaccio: il pari della formazione guidata da mister Salvadore è arrivato solo al 94’, grazie a uno spunto di Corrias. “È stata una partita strana – ammette Marco Malerba, difensore e punto di forza del team idruntino –. “Siamo scesi in campo con la consapevolezza di disputare i play out, perché eravamo convinti che Bitonto ed Hellas Taranto avrebbero vinto i rispettivi match. Inoltre avevamo qualche diffidato. Dal punto di vista mentale non era per niente facile. Domenica prossima, invece, sarà tutta un’altra partita, che dovremo cercare di chiudere quanto prima. Mi aspetto una battaglia. Il Mesagne è una compagine con pochi punti deboli, che fa soprattutto dell’agonismo il suo punto di forza. Dobbiamo vincere, senza pensare a fare calcoli. La squadra sta bene sia fisicamente che psicologicamente. Siamo carichi e pronti. Noi ci crediamo”. Eppure, ci sono stati momenti, nel corso del torneo, in cui l’Otranto ha dato l’impressione di poter raggiungere la salvezza per via diretta. Poi cosa è successo? “Abbiamo una rosa ristretta e con un’età media piuttosto bassa. Alla luce di ciò, credo che i trentotto punti che abbiamo collezionato non siano affatto pochi. Colgo l’occasione per fare i complimenti a tutti i miei compagni”. Potendo scegliere di togliere un giocatore al Mesagne domenica prossima, chi sceglierebbe Malerba? “Non vedo singoli in grado di fare la differenza. La vera forza dei nostri avversari è nel gruppo”. E infine, quale percentuale di permanenza nella massima categoria regionale assegna alla propria squadra il difensore ex Maglie e Galatina? “Considerato che giochiamo in casa e che abbiamo a disposizione due risultati su tre, un punto percentuale in più, quindi il 51%”. L’autore del momentaneo vantaggio mesagnese a Otranto è quel Jordi Pascual salito alla ribalta delle cronache dopo aver vinto un contratto professionistico in Spagna grazie a un social network. Dopo l’esperienza col Girona, nel 2014 l’approdo in Italia. L’inizio, ai blocchi di partenza di questa stagione, con l’Hellas Taranto. Il feeling mai sbocciato coi colori rossoblù e il trasferimento al Mesagne. E un campionato coronato da dieci gol. Niente male per il ventiduenne attaccante argentino di Salta. Che dimostra di avere le idee chiare sull’Otranto, sulla sua squadra e sul tipo di match da disputare. “Non dobbiamo focalizzarci troppo sui punti forti o deboli dei nostri avversari. Dobbiamo soprattutto lavorare su di noi e trovare la forza in noi stessi, scendendo in campo con la giusta concentrazione, per fare il meglio possibile. Molte volte abbiamo sbagliato proprio perché abbiamo pensato troppo agli avversari. Sappiamo che sarà una partita molto più difficile di quella di domenica scorsa. Mi aspetto una guerra, bisogna lasciare tutto in campo. Noi siamo carichi al punto giusto e anche fisicamente stiamo tutti bene. Dobbiamo ritrovare quella cattiveria che ci aveva contraddistinti all’inizio della stagione. Siamo determinati a regalare alla città la gioia della permanenza in Eccellenza”. E a proposito di tifoseria, il Mesagne partirà con l’handicap della partita fuori casa. “So che i dirigenti si stanno mobilitando per portare quanta più gente possibile a Otranto, mettendo a disposizione dei pullman organizzati. Per noi sarà fondamentale giocare col favore del nostro pubblico”. Un giocatore che toglierebbe volentieri all’Otranto? “Nessuno, preferisco giocare ad armi pari”. E infine, percentuale di permanenza nella categoria? “A ognuno il suo: lascio i numeri a chi si occupa di matematica per mestiere. Noi dobbiamo pensare a giocare, senza fare troppi calcoli”. Fonte: Salentosport.net Foto Dino Longo.