
Una cena fra amici si trasforma goliardicamente in un processo, un surreale gioco che si rivela una riflessione avvincente e inesorabile sulla giustizia e sulla nostra innocenza. Venerdì 22 aprile alle ore 21.00 nel Teatro "La Bussola" di Muro Leccese andrà in scena "IL GIOCO", ultima produzione della Compagnia Teatrale Calandra, tratto dal celebre romanzo "La Panne" di Friedrich Dürrenmatt del 1956. Alfredo Traps è un giovane rappresentante di commercio. A bordo della sua rombante fuoriserie rosso sangue sta percorrendo tranquillo e a grande velocità l'ultimo tratto di strada che lo separa dal suo prossimo appuntamento. Ripensa a Gygax, il suo vecchio principale morto da poco, alla signora Gygax, al suo seno bianco e alle sue gambe di avorio. Ripensa alla sua vecchia valigia di cartone e alle notti infinite passate a dormire nei fienili, prima dell'agiatezza, del successo, del suo ricco conto in banca e della sua bella cravatta nuova. Accelera e corre ancora più veloce. Non sa che fra qualche chilometro, al prossimo incrocio, il destino gli ha riservato una panne. È l'incipit de "Il Gioco", la più recente delle produzioni Calandra, una riflessione sul distacco esistente e forse incolmabile, tra la giustizia formale, fatta di verbali, tecnicismi e procedure, e la verità morale che sottende alla vita di ogni individuo, con le sue leggi, le sue urgenze e le sue necessità. Più volte rappresentata sia a teatro che al cinema, questa storia avvincente continua ad affascinare, anche gli spettatori che ci si imbattono per caso. Perché il caso stesso ha, in questa vicenda, un ruolo tutto da stabilire. "Il Gioco" di Calandra, con la regia di Giuseppe Miggiano, sceglie, così, di esaltare il surrealismo dell'opera, il suo elemento grottesco e paradossale e di liberare la vicenda da qualunque aggancio al reale. Per questo i dettagli scenici sono fortemente spersonalizzati, ridotti al minimo, riferimenti anonimi ad una storia possibile.