
Nell’incontro avuto ieri con i sindaci di Torchiarolo, Squinzano e Guagnano, il commissario straordinario ha fatto il punto della situazione e ha ribadito la necessità di passare alle eradicazioni: “Non mi diverto a tagliare alberi ma è necessario intervenire”. “Contributi economici a chi eradica gli alberi oggetti del decreto”: con questa proposta il commissario straordinario per l’emergenza Xylella, cerca di far leva sui sindaci dei comuni interessati dal decreto, per convincere cittadini e proprietari dei terreni a collaborare alla realizzazione del piano di intervento, che porta il suo nome. Nell’incontro avuto con i primi cittadini di Torchiarolo, Squinzano e Guagnano, con la volontà di coinvolgerli direttamente nel piano, Silletti ha chiarito come la “situazione stia precipitando”: “Non c’è altra soluzione oltre quello di attuare il piano – ha chiarito ed estirpare gli ulivi colpiti da decreto. La comunità europea è sul piede di guerra perché la malattia si diffonde e non possiamo più procrastinare le misure drastiche che sono necessarie". Il commissario ha fatto vedere le immagini aeree di Alezio, Matino, Gallipoli, Racale, sottolineando come i ricercatori consultati abbiano chiarito che il modo migliore per contrastare il batterio sia abbattere le piante infette, sebbene sia problematico stabilire quali siano infette e quale no, visto che molte di esse non hanno una sintomatologia chiara: “La nostra parola d’ordine – ha detto Silletti agli amministratori locali - è difendere le piante sane. All’inizio pensavo che sarebbe bastato trovare qualche pianta infetta. Invece lo sputacchino si è sviluppato enormemente e sono a rischio territori enormi. Abbiamo fatto arare 80 mila ettari di terra siamo riusciti a fermare il vettore per il 90%. Ma ci sono troppi terreni abbandonati al loro destino”. Il professor Savino, uno dei tecnici impegnati a studiare il parassita ha precisato: “Eradicazione non è estirpazione, è lotta al vettore patogeno. Gli scienziati non hanno ancora una soluzione contro la xylella. L’unica possibilità è rallentare al massimo la diffusione”. Silletti rivolgendosi ai sindaci dei comuni maggiormente interessati dai provvedimenti ha precisato: “Non mi diverto ad abbattere le piante. Chiedo ai sindaci di far capire la gravità del problema e di controllare sui loro territori gli agricoltori in difetto. C’è chi non manutiene i campi. Invece bisogna eliminare l’incolto, arare i campi e fare trattamenti fitosanitari preventivi”. Silletti ha garantito di liquidare in pochissimi giorni il contributo economico ai coltivatori che stanno realizzando l’intervento di eradicazione.