
Nel carcere di Lecce sarà realizzato un orto per coltivare melanzane e pomodori. Iniziativa di reinserimento lavorativo a cura della direzione di Borgo San Nicola. A Borgo San Nicola detenuti contadini per un progetto di reinserimento sociale. A darne notizia Giuseppe De Matteis, referente leccese dell'associazione “Nessuno tocchi Caino”. L'iniziativa, fortemente voluta e realizzata dalla direzione del carcere di Borgo San Nicola, è una delle pratiche messe in atto per favorire il reinserimento lavorativo di chi, una volta scontata la pena, dovrà trovare collocazione nel difficile mondo produttivo. A tal fine, dopo "gli orti verticali" dello scorso anno, la direzione sta predisponendo un'area di circa mille metri quadri da destinare ad orto, così da permettere la coltivazione di ortaggi locali, come le melanzane ed i pomodori. I “frutti” del lavoro agricolo saranno poi utilizzati dallo stesso istituto di pena o potranno essere venduti tramite le cooperative sociali. Al progetto collaborano anche gli operatori del carcere, che affiancheranno i detenuti impiegati nel lavoro agricolo.