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L’intimidazione poco dopo l’una, in via Iconella, nei pressi di una casa in cui risiedono una donna incensurata 47enne e quattro figli. Sul posto, carabinieri e vigili del fuoco. Un boato nella notte e tanta paura a Copertino, dove nei pressi di via Iconella, all’altezza del civico 40, è stato fatto esplodere un ordigno rudimentale. La deflagrazione è avvenuta poco dopo l’una e ha danneggiato in maniera grave la casa in questione in cui risiedono una donna, casalinga incensurata di 47 anni, e i suoi 4 figli. L’esplosione e la conseguente onda d’urto hanno sfasciato i gradini che conducono all’appartamento al primo piano, con danni a porte e finestre, oltre che sugli infissi delle abitazioni confinanti. Sul posto, sono giunti i carabinieri della stazione locale e i colleghi gallipolini, assieme ai colleghi del Norm e agli artificieri dell’Arma, e i vigili del fuoco del distaccamento di Veglie. Quest’ultimi sono a lavoro per verificare la sicurezza della struttura colpita. Indagini in corso per capire le ragioni dell’attentato. L’attenzione è accentrata su uno dei quattro figli della donna, ovvero Giovanni Salina, 20enne noto alle cronache: potrebbe essere lui il presunto destinatario dell’intimidazione.
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L’intimidazione poco dopo l’una, in via Iconella, nei pressi di una casa in cui risiedono una donna incensurata 47enne e quattro figli. Sul posto, carabinieri e vigili del fuoco. Un boato nella notte e tanta paura a Copertino, dove nei pressi di via Iconella, all’altezza del civico 40, è stato fatto esplodere un ordigno rudimentale. La deflagrazione è avvenuta poco dopo l’una e ha danneggiato in maniera grave la casa in questione in cui risiedono una donna, casalinga incensurata di 47 anni, e i suoi 4 figli. L’esplosione e la conseguente onda d’urto hanno sfasciato i gradini che conducono all’appartamento al primo piano, con danni a porte e finestre, oltre che sugli infissi delle abitazioni confinanti. Sul posto, sono giunti i carabinieri della stazione locale e i colleghi gallipolini, assieme ai colleghi del Norm e agli artificieri dell’Arma, e i vigili del fuoco del distaccamento di Veglie. Quest’ultimi sono a lavoro per verificare la sicurezza della struttura colpita. Indagini in corso per capire le ragioni dell’attentato. L’attenzione è accentrata su uno dei quattro figli della donna, ovvero Giovanni Salina, 20enne noto alle cronache: potrebbe essere lui il presunto destinatario dell’intimidazione.