
Un incontro sul tema della prevenzione, tenuto nella frazione di Vernole dalla polizia di Stato e dalla polizia locale: alcuni suggerimenti pratici per evitare i raggiri. Un incontro nel segno delle prevenzione delle truffe agli anziani: la polizia di Stato ospite della comunità di Acquarica di Lecce, frazione del Comune di Vernole, per un momento di confronto tematico. L’appuntamento è stato organizzato dal sindaco Luca De Carlo, con la partecipazione di Eliana Martella, dirigente dell’Ufficio prevenzione generale della Questura di Lecce. Quest’ultima ha illustrato alcuni casi concreti verificatisi nel territorio, fornendo alcuni suggerimenti utili per prevenirle i reati. “La prevenzione - ha spiegato - è di fondamentale importanza, anche perché è raro arrivare ad identificare gli autori delle truffe. Spesso quando la vittima si accorge di essere stata oggetto di un raggiro è tardi per intervenire, e in molti casi non vi sono elementi utili all’individuazione degli autori del reato se non nomi falsi e descrizioni sommarie delle sembianze fisiche”. Una delle precauzioni, che potrà sembrare banale, è quella di non aprire agli estranei: “Bisogna diffidare – ha puntualizzato - anche di carabinieri e poliziotti che non vengono a casa e, se hanno bisogno di informazioni, è più probabile che lascino nella posta un invito a presentarsi in ufficio. Quando si hanno dei dubbi su promotori finanziari, addetti del Comune, dell’Inps, dell’Enel, ecc. sarebbe meglio evitare di aprire e rinviare la loro visita a quando si può stare in casa in compagnia di altre persone o accertare telefonicamente presso l’Ente cui dichiarano di appartenere la genuinità della visita”. Altro consiglio è quello di non fornire telefonicamente informazioni personali a sedicenti impiegati di call center quali “sono anziano”, “abito da solo”, “mio figlio non c’è”, ed altro. Truffe recenti, particolarmente sofisticate, sono state portate a termine da persone che, spacciandosi per avvocati ed agenti assicurativi, prospettavano la commissione di gravi incidenti da parte dei figli delle vittime per chiedere denaro in cambio dell’interessamento alla soluzione della pratica. “In questi casi – ha dichiarato -, non bisogna farsi prendere dal panico e contattare quanto prima i famigliari che si dice siano in difficoltà”. All’incontro ha partecipato anche Antonio Palano, comandante della Polizia locale di Vernole, che ha ribadito la particolare disponibilità e sensibilità nei confronti di questo fenomeno da parte dei propri uomini, che operano anche nei piccoli territori dove non sempre le altre Forze dell’ordine riescono ad essere presenti. Il comandante ha sottolineato al gravità di questi reati che colpiscono le fasce più deboli e vulnerabili della popolazione, sottraendo a volte quei pochi averi che con molta fatica le persone anziane sono riuscite a mettere da parte, risparmi della pensione, denaro che per un senso di sicurezza, purtroppo sbagliando, essi conservano in casa, e gioielli di famiglia che hanno un valore affettivo ben superiore a quello economico.