
Anche a Lecce studenti fuori dalle aule per protestare contro la riforma Renzi-Giannini sulla scuola: cortei, disagi al traffico, manifestazione in piazza Sant'Oronzo e assemblea in Ateneo. Come nel resto d'Italia, anche gli studenti salentini scendono in piazza contro la scuola azienda e la riforma Renzi-Giannini. A pochi giorni dal suono della campanella, oggi banchi vuoti e piazze piene per rispondere all'appello dei collettivi studentesci in mobilitazione contro Jobs Act e la Buona Scuola. Gli studenti leccesi, arrivati da tutte le scuole superiori, si sono ritrovati a Porta Napoli, tradizionale luogo di concentramento per i cortei, per poi sfilare per le vie della città. Disagi al traffico si sono registrati all'altezza di Porta d'Europa, nei pressi della grande rotonda all'ingresso di Lecce, dove i ragazzi hanno inscenato un sit-in paralizzando il traffico nell'ora di punta. Dopo una sosta nella centrale piazza Sant'Oronzo, il corteo si è poi diretto in Ateneo, dove si è tenuta un'assemblea. La parola d'ordine di questa mobilitazione, come di quella fissata per il prossimo 9 ottobre, è sostanzialmente una: “No alla scuola azienda”. Tra gli striscioni anche un immancabile "No Tap", la difesa del territorio è difatti un punto fermo di ogni manifestazione pubblica nel Salento. Tra i punti di rivendicazione del movimento, anche altre questioni che da tempo gravano sul sistema scolastico italiano, come gli istituti fatiscenti o non a norma, e il caro-libri. Alla protesta hanno aderito anche alcuni docenti della scuola.