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Maglie-Leuca, nuova soluzione arriva dalle associazioni. Chiesto incontro con Anas

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Leccesette
Il “Comitato S.S. 275” e l’associazione “Prendi Posizione” propongono di rivedere l’intervento in maniera complessiva. Una nuova soluzione progettuale riguardante l’ammodernamento della Maglie-Leuca, sarà sottoposta al presidente dell’Anas. Il “Comitato S.S. 275” e l’associazione “Prendi Posizione” chiederanno un incontro con Gianni Vittorio Armani che contempli, nel tratto da Maglie a Montesano Salentino, l’adeguamento in sede con due corsie per senso di marcia e, nel tratto conclusivo sino a Santa Maria di Leuca, la messa in sicurezza della viabilità esistente, evitando l’attraversamento dei centri abitati di Lucugnano, di Alessano e di Gagliano del Capo. “La soluzione proposta -spiegano dai comitati- assicurerebbe la salvaguardia del contesto paesaggistico dell’area, caratterizzata da evidenti tracce di organizzazione, di orientamento e di modellamento del paesaggio agrario di valore identitario e storico. La ulteriore realizzazione in loco di percorsi ciclabili, nella parte jonica già individuati dal progetto Ciclovia dal Sele a Leuca, finanziato nella Legge di Stabilità, contribuirebbe infine a rendere ancora più attrattivo un territorio e un paesaggio di straordinaria intensità, singolarità e bellezza”. Altra richiesta, l’immediata cantierizzazione di una rotatoria provvisoria in sostituzione dell’incrocio semaforico esistente sulla S.S. 275 all’altezza di Surano, con funzioni di moderazione e di smaltimento del traffico, particolarmente intenso in ragione della presenza nei dintorni di numerosi centri commerciali, meta di visitatori e acquirenti da ogni parte del Salento”. Le ragioni del nuovo progetto risiedono in una serie di fattori: “Il declino del modello di sviluppo industriale fondato sul TAC e la crisi che ha investito le aziende del settore nel Basso Salento, hanno reso l’infrastruttura sovradimensionata rispetto alle attuali esigenze di collegamento logistico. Si impone, quindi, il radicale ripensamento dell’intervento secondo un’ottica compatibile con una visione ormai condivisa di crescita, capace di coniugare le esigenze dello sviluppo con la sostenibilità ambientale e, quindi, di investire sulla filiera lungimirante del turismo di qualità, attraverso la tutela e la piena valorizzazione delle risorse paesaggistico ambientali e delle emergenze rurali, storiche e archeologiche, disseminate   sull’estremo lembo di territorio salentino interessato dall’opera pubblica. Il recente ritrovamento di discariche abusive interrate, contenenti scarti dell’industria calzaturiera - che hanno rischiato di essere definitivamente tombati con la realizzazione della nuova strada, poiché interferenti con il tracciato scelto in sede di progettazione preliminare da Pro.Sal. s.r.l. - suggerisce di indirizzare le risorse pubbliche, che sarà possibile risparmiare, per finanziare i necessari interventi di caratterizzazione, di bonifica e di ripristino ambientale dei siti inquinati. Impegno ineludibile, anche alla luce della drammatica situazione epidemiologica della popolazione salentina, denunciata dal Rapporto Ambiente e Salute in Provincia di Lecce, che ne rileva e ne stigmatizza la probabile riconducibilità agli alti livelli di inquinamento ambientale”.

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