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Martino Scialpi, commerciante di Martina Franca chiede che gli sia riconosciuta la vincita del 1 novembre di 35 anni fa. Fece "13" al Totocalcio 35 anni fa ma quella vincita da oltre un miliardo di lire non la incassò mai. Ora per il caso del commerciante di Martina Franca Martino Scialpi sono finite nel registro degli indagati della Procura di Potenza ben 36 persone: presidenti del Coni succedutisi negli anni, magistrati di Taranto, Bari e Roma, ufficiali della Guardia di finanza, un dirigente dell’Azienda monopoli di Stato e alcuni avvocati. La schedina vincente risale al novembre del 1981: Scialpi indovinò i risultati di tutte le partite ma il Coni sostenne di non aver mai ricevuto la matrice vincente e per questo la vincita non è mai stata incassata. La battaglia legale del commerciante tarantino dura da allora: nel 2014 Scialpi, assistito dal suo avvocato Guglielmo Boccia depositò una denuncia-querela presso le Procure della Repubblica di Roma, Bari e Taranto, la Procura Generale presso la Corte d'Appello di Perugia, di Salerno e di Lecce, la Corte di Cassazione e il Csm. Oggi la clamorosa svolta. L'udienza camerale è stata fissata dal gip di Potenza, Michela Tiziana Petrocelli, il prossimo 6 aprile. Fonte: NoiNotizie.it
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Martino Scialpi, commerciante di Martina Franca chiede che gli sia riconosciuta la vincita del 1 novembre di 35 anni fa. Fece "13" al Totocalcio 35 anni fa ma quella vincita da oltre un miliardo di lire non la incassò mai. Ora per il caso del commerciante di Martina Franca Martino Scialpi sono finite nel registro degli indagati della Procura di Potenza ben 36 persone: presidenti del Coni succedutisi negli anni, magistrati di Taranto, Bari e Roma, ufficiali della Guardia di finanza, un dirigente dell’Azienda monopoli di Stato e alcuni avvocati. La schedina vincente risale al novembre del 1981: Scialpi indovinò i risultati di tutte le partite ma il Coni sostenne di non aver mai ricevuto la matrice vincente e per questo la vincita non è mai stata incassata. La battaglia legale del commerciante tarantino dura da allora: nel 2014 Scialpi, assistito dal suo avvocato Guglielmo Boccia depositò una denuncia-querela presso le Procure della Repubblica di Roma, Bari e Taranto, la Procura Generale presso la Corte d'Appello di Perugia, di Salerno e di Lecce, la Corte di Cassazione e il Csm. Oggi la clamorosa svolta. L'udienza camerale è stata fissata dal gip di Potenza, Michela Tiziana Petrocelli, il prossimo 6 aprile. Fonte: NoiNotizie.it