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Ladri fantasma in casa di un anziano, nessun segno di effrazione: i carabinieri scoprono il trucco

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Leccesette
Furti ai danni di un anziano di Melendugno con la copia delle chiavi: nei guai la badante, il compagno e due minorenni. I continui ed inspiegabili furti hanno rischiato di far uscire di matto un anziano di Melendugno. Nonostante gli ammanchi di denaro, la vittima non aveva difatti mai trovato alcun segno di effrazione sulla porta. Così, dopo aver tentato inutilmente di sorprendere i topi di appartamento con l’aiuto del figlio, si è rivolto alle forze dell’ordine. Ai carabinieri del posto ha raccontato quanto da tempo avveniva: a partire dal mese di novembre dello scorso anno erano state prelevate cospicue somme di denaro dalla sua abitazione da qualcuno che, evidentemente, non aveva bisogno di forzare alcun ingresso per accedere in casa.   Ieri poi la svolta: i militari in borghese si sono appostati dentro e fuori la sua abitazione fino a che, verso le 18.30, l’appostamento ha dato i suoi frutti. I carabinieri hanno sentito dapprima aprire la porta d’ingresso principale dell’abitazione con la chiave e subito dopo hanno visto entrare nella penombra un ragazzo che richiudeva la porta dall’interno e si dirigeva nella camera da letto. Qui, aiutandosi con la torcia del suo telefono cellulare il ladro, utilizzando un calzascarpe trovato nel comodino della vittima, apriva un cassetto del comò per trafugare il denaro. I carabinieri hanno così colto sul fatto il ragazzo, che si è poi rivelato essere un 14enne. All’esterno i colleghi nel frattempo hanno bloccato il complice, sempre minorenne. I due ragazzi sono stati quindi accompagnati in caserma, dove sono stati convocati i loro genitori per riaffidarli alle loro famiglie, come disposto dal P.M. di turno presso la Procura per i Minorenni di Lecce. La successiva perquisizione a casa, disposta per accertarsi se il ragazzo fosse o meno collegato ai precedenti furti, ha fatto poi scoprire il resto: all’interno dell’abitazione dove il ragazzino vive con la madre ed il suo compagno, i carabinieri hanno recuperato 12.150 euro in contanti, custoditi in vari luoghi diversi della casa ed in un giubbotto, di cui però la madre del ragazzo ed il suo compagno non riuscivano a giustificarne la provenienza. A sollecitare però ulteriormente la curiosità dei militari è stata la scoperta che la madre del ragazzino fosse stata in precedenza la badante della vittima. Al momento della convocazione in caserma dei due adulti poi il colpo di scena: i due avevano cercato disperatamente di allontanarsi dallo sguardo dei carabinieri per liberarsi di un’altra chiave, sempre della stessa abitazione della vittima. Quando insospettiti dagli strani movimenti i carabinieri hanno seguito i due in bagno, hanno difatti ritrovato sul fondo della tazza del water una chiave identica a quella in possesso del ragazzo. A quel punto è caduto ogni dubbio sull’eventuale coinvolgimento nei furti anche dei due adulti. Per i due, M.N.U, 43enne straniera ma domiciliata a Melendugno, ed il suo compagno convivente, P.F., 59enne originario della provincia di Lecce ma domiciliato anch’egli a Melendugno, è scattata la denuncia. I 12.150 euro in contanti ritrovati nella loro abitazione e non giustificati, sono diventati provento di furto e quindi sottoposti a sequestro. L’accusa a carico dei due, denunciati a piede libero, è di furto aggravato continuato in concorso. Il denaro sequestrato verrà versato dai Carabinieri su un apposito libretto infruttifero a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa di verificarne la provenienza. Le due copie delle chiavi di casa della vittima verranno portate dai Carabinieri presso l’Ufficio Corpi di Reato del Tribunale di Lecce per la custodia in attesa dello svolgimento del processo.  

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